L’OSCURA NOTTE DELL’ANIMA parte I

Quando senti il vuoto dentro di te e percepisci quello che sei come avvolto nella nebbia più profonda, tanto da perdere la congiunzione con ciò che sai, con ciò che senti, con ciò a cui aneli, sei arrivato a quello che gli Esseni definiscono l’Oscura Notte dell’Anima.

Non c’è appiglio, non cura, non fuga. Devi solo immergerti ed aspettare che tu stesso abbia assimilato ogni sequenza e ogni sospiro di quel passaggio oscuro e temuto. Il suo dolore è denso come il suo respiro. Vive di una vita propria, che tu stesso gli hai dato con il tuo vivere e pensare, con il fluire delle incarnazioni attraverso cui ti sei forgiato per arrivare fino a qui, ad incontrarlo e a lasciargli volutamente lo spazio di esistere in te ed intorno a te, perché solo così può avvenire la tua trasformazione. Lo sai e lo senti.

Nel profondo dell’anima c’è il dolore del distacco avvenuto, senza aver mai avuto prima l’amore della perdita, senza aver mai avuto, c’è il dolore della consapevolezza che c’è un vuoto perenne dentro di te ed una mancanza a cui ogni tuo sforzo non può portare giovamento. Ciò che appare un sollievo è una fugace apparenza, ma non vi è rimedio ad una base mancante. L’edificio va demolito e ricostruito.

Per fare questo, basta guardarlo mentre si sgretola e, con la consapevolezza di ciò che è, basta aiutarlo a cadere completamente fino all’ultima pietra. Arrivati lì, è da guardare il disastro o la libertà della propria vita, guardare a che cosa ci congiunge il vuoto della distruzione di ciò che appariva solido, ma era solo un accumulo di massi in attesa di essere smantellati. E vento dopo vento, ciascuno di loro è caduto, prima uno alla volta e poi gli ultimi di colpo tutti insieme.

Sei stordito alla loro caduta, sicuramente solo e frastornato, senza appigli e punti di riferimento e, ogni qual volta sei sul punto di dire adesso basta, una piccola pietra che era rimasta lì si sfalda di più e scivola completamente giù con tutta la sua polvere.  E tu assisti e guardi e prendi consapevolezza ogni istante di più, fino a sentire quel vuoto che ti sfalda l’anima e ti risucchia le energie via lontano da te, non sai neanche dove.

In quel vuoto totale ti perdi e ti lasci perdere, oramai esausto e guardi come se non fossi più tu.

In quel pauroso distacco ti vai adesso ad immergere, con la coscienza di farlo, e nessuna più remora a lasciarti andare. Non è voglia di distruzione la tua, ma semplice resa a ciò che è, a ciò che ti avviene dentro e accanto, al tuo fluire con la vita, qualunque essa sia. E in questa resa le tue facoltà diventano più acute, affinate dalla sofferenza e dalla lotta contro te stesso, contro la vita che ti sospinge dove hai l’appuntamento con la tua oscura notte dell’anima.

Per quanto tu abbia fatto, niente è valso ad evitarla e niente ti può riportare all’infanzia primordiale del tuo ego, là dove desideravi essere amato e accudito al di sopra di tutto e dove anelavi a fonderti con l’amore che non hai mai ricevuto. In questo disastro continui a guardare e, oramai completamente scosso dagli eventi della tua vita di tutte le incarnazioni, che conosci e non, e che ti hanno portato fino a qui, acquisti una sorta di fermezza che, se anche per un attimo, ti porta a farti qualche domanda in più e ad osservare zone buie che non avevi mai esplorato, oltre il primo velo di Maya.

Così riporti l’attenzione a te in un’altra versione, in un aspetto finora inesplorato e pieno di vuoto. Lì trovi il tuo rapporto con Dio, quello che pensavi esserlo e quello che non sai che cosa sia. Ti ci tuffi, perché non hai più alternative, ci scivoli dentro, anche non volendo. Lo esamini da lontano prima e poi con cautela ti ci avvicini sempre di più, ne prendi consapevolezza e, a poco a poco, vedi o meglio percepisci qualche frammento di verità, o della verità che sei disposto e pronto a vedere ed accettare.

Hai una folgorazione dolorosa, che ti mostra la vita per come hai pensato che potesse essere, per come hai lasciato che fosse a tuo discapito, rimandando e posticipando o semplicemente facendo finta di nulla, per poter sopravvivere. Ma adesso sai che non sei sopravvissuto, che ogni sospiro di te, che hai permesso che se ne andasse per compiacere qualcuno, per ottenere l’amore mai avuto, è un soffio di vita perso, rinunciato per timore di esprimerti, di conoscerti e di vedere la tua bruttezza, perché chi non è amato è brutto e fa male al mondo.

Così sei scivolato via lontano da te stesso sempre di più, triste di molte vite accumulate nel cercare ciò che non avresti mai potuto raggiungere, perché proprio questo dovevi avere per poter arrivare a comprendere. Adesso lo sai, ne senti la sofferenza, la rabbia e l’inutilità di questa. Non sai come muoverti e arranchi per cercare di capire ciò che non è capibile, ma solo da accettare, da guardare senza giudizio e ricerca di spiegazione e da lasciar andare.

A questo punto, ti chiedi se ne è valsa la pena arrivare fino a lì dalla notte dei tempi, se non era meglio arrendersi subito al primo vagito delle proprie esistenze, senza neanche sapere che cosa la vita avrebbe mostrato per te e per il tuo percorso. Ma anche qui non c’è risposta, non c’è possibilità di vedere in profondità fino a che la ricerca della comprensione oscura la via e rende il percorso inagibile e tortuoso.

Solo l’accettazione, ti viene in mente, può dare ristoro alla tua anima stanca, l’accettazione di qualche cosa che ti ha rovinato la vita, negandoti la gioia, per ricordarti sempre che non sei degno, che altri lo sono ma non tu, che neanche tu puoi fidarti di te stesso per come sei. Ma accettare l’inaccettabile per qualsiasi senso di giustizia porta ad appesantirti l’anima ancora di più, come se per te non ci fosse alla fine neanche un briciolo di equità, come se tu stesso, così facendo, non sostenessi più la giustezza del tuo sentire e il dolore terribile che la mancanza di ciò che dovevi avere ti ha causato.

Nell’accettazione c’è la rinuncia a lottare per ciò che è giusto perché, oltre a tutto ciò che hai patito, ti si chiede di amare oltre il perdono e di lasciar andare persino oltre il ricordo, in modo che il tuo distacco sia totale e perenne. E qui, mentre lotti per distruggere un altro velo di Maya, o semplicemente per lasciarlo cadere, hai un’altra intuizione e ti chiedi come sei posto tu verso il Cosmo, come credi veramente che la Totalità si rivolga a te, come puoi essere sempre triste se il Mondo ti sorride.

Ti chiedi tutto questo e sei sopraffatto dalle tue stesse domande, alle quali hai paura di avvicinarti, sia pur con cautela, perché non sai se le risposte ti stravolgeranno, se saranno vere e profonde e che reazione avrai di fronte ad esse. Quindi resti lì ed osservi le domande che poni, chiedendoti perché non te le sei mai fatte prima e se hanno veramente un senso.

Ma un senso ce l’hanno, lo sai in fondo al cuore, perché in realtà hai sempre saputo che dovevi arrivare lì e sai che hai aspettato troppo e troppo hai rimandato quell’appuntamento con la tua anima, che doveva arrivare e che ora che è qui e ti fa persino tirare un sospiro di sollievo, perché la tanto temuta ora è arrivata e adesso non si può che superare.

TRA DUE MONDI

Stare tra due mondi, cercare di fermarsi in uno, quello più semplice da gestire perché programmato, soddisfare le proprie esigenze pratiche e affettive e nel contempo aspirare sempre più all’ultimo gradino da scalare per giungere ad essere distaccato, libero e in costante compagnia consapevole di Angeli, Arcangeli, extraterrestri divini e Maestri ascesi, questa è la situazione usuale per sempre più persone, adesso.

I tempi cambiano con una rapidità ogni giorno maggiore e la certezza unica che può esserci è che niente sarà più come prima. Viene da chiedersi se sarà un bene, se si può arrestare il disastro che porta al cambiamento, ma entrambe le domande sono retoriche, perché l’odierna epoca devastante non può più continuare ad essere, né gli Artefici dell’umanità e del suo mondo lo consentirebbero ancora.

Vi è un nastro che congiunge il momento attuale con il futuro, un sottile nastro che ha retto per molto tempo, ma che è giunto a consumarsi definitivamente e che ha lasciato spazio ad altre soluzioni. Ogni epoca ha i suoi cambiamenti sulle previsioni fatte e ogni cambiamento conduce a nuove inaspettate situazioni, che conducono a sviluppi ulteriori.

C’è molto da fare in un’epoca così e molto da ricostruire sulla negatività rifiutata, che per assurdo porta al rifiorire di una passata epoca divina, che aveva ceduto il passo al sorgere dell’oscuro, attendendo tranquillamente il risveglio delle coscienze e l’abbandono della negatività da parte di molti, per poter risorgere dalle proprie ceneri, più bella e potente di prima.

C’è chi attende nell’oscurità per poter danneggiare di nuovo e chi aspetta nel tempo non tempo, per poter aprire l’anima di chi è pronto e disponibile a nuovi orizzonti. I primi si alimentano di gioie e dolori procurati da ingordigia e superficialità, i secondi risplendono della calma pacata di uomini di coscienza e verità, della gioia altruistica e dello sguardo innocente del cuore, come di un risveglio infantile. Per quanto si possa dire che i cibi dell’amore non soddisfano la mente, nel caso dei puri e dei grandi geni toccati dal Superiore in realtà cuore e mente si alimentano dello stesso genere di sostanze. Ciò che rende quieto e soddisfatto un cuore aperto ravviva e sostiene la mente in sintonia con lo scorrere della vita.

Navigare tra due mondi opposti e complementari, rifiutanti l’un l’altro eppure compenetrati in modo indissolubile, è tanto arduo quanto inevitabile, col crescere di questa nuova era di innovazioni impreviste eppure sempre sapute.

C’è un modo di dire su altri pianeti, che hanno superato i nostri passaggi e che a noi rivolgono lo sguardo, ‘ogni epoca vedrà la fine, per riavere l’inizio abbandonato molto tempo fa’. Questa semplice verità è alla base degli sviluppi di oggi e dei suoi cataclismi ambientali, mentali e di anime in cerca di sé. Non si può risorgere senza rinnegare scelte sbagliate per il nostro sviluppo e senza nel contempo accettarle come inevitabili nel contesto vissuto e comunque utili se comprese e sviluppate nella luce divina.

Non c’è alternativa al camminare tra due mondi, come si fosse sospesi e ondeggianti tra l’uno e l’atro, ma con sempre maggiore consapevolezza di ciò, in quanto l’epoca lo richiede e così il nostro sviluppo interiore. Lo scopo è evolvere e il mezzo è accettare l’evoluzione inarrestabile che ha preso il via e il piano di azione che di volta in volta ci viene dato dalla vita stessa e da chi la conduce e ci accompagna nei passaggi che facciamo.

Non uno è il cammino apparente ma una sola è la strada comportamentale che conduce alla meta diritta davanti a noi. Solo, a volte il successo si maschera, per poter esaurire le scorie del passato ed essere ben responsabili e consapevoli delle nostre energie divine, nascoste dalla forza delle abitudini e dalla paura manifestata in passato in mille modi diversi e infiniti sotterfugi. La paura avviluppa e include come in bozzolo nero appiccicoso. La gioia di capire l’anima e vedere lo sguardo del Divino in lontananza spinge a confutare certezze ormai acquisite e a rinnovare la nostra voglia di capire e conoscere oltre il velo di Maya, la grande ingannatrice. Ma Maya si scosta, quando la luce filtra attraverso uno sguardo teso lontano e un cuore che vibra dell’amore del Creatore.

Camminate spediti, godetevi il viaggio come un’alternativa al solito niente, che oramai non vi appartiene e qualunque cosa accada, sappiate che il costante aiuto divino è con voi che amate la Verità, la Giustizia e l’Amore per tutti gli esseri e i loro ambienti, che amate la Terra dove vivete e la rispettate. Dio ama chi ama la sua creazione. Vivete pure sospesi e dall’Alto vedete quanto forti siano le vostre radici e il Bene che trasportate con questo vostro ondeggiare tra due mondi. Grazie di questo, anime belle!

PATTO CON GLI ANGELI

Gli Angeli ci sostengono e consigliano costantemente ma, perché possano intervenire nella nostra vita, hanno bisogno di una nostra richiesta, in rispetto del libero arbitrio personale.

Se desiderate avere sempre la loro vicinanza e il loro supporto, anche quando siete distratti o non vi sentite bene e non avete la capacità o la forza di chiamarli, potete fare una richiesta formale a lungo termine e stringere una sorta di accordo.

Innanzi tutto chiedetevi se veramente volete l’intervento continuo o frequente degli Angeli, perché una volta stabilito un contratto non si può tornare indietro, se non con un altro atto formale. Gli Angeli sono sempre dalla parte di noi anime e pertanto possono anche essere delle presenze scomode se non siamo nella verità, perché ce lo faranno subito notare, sia pur con dolcezza.

Se volete il loro sostegno continuo e siete sicuri che questo non vi possa disturbare, ma solo farvi sentire più appoggiati, chiamateli e chiedete il permesso di stipulare un accordo.

Sedetevi in un posto tranquillo, mettete le mani in posizione comoda con i palmi verso l’alto, oppure unite pollice e indice di destra e sinistra sempre con le mani appoggiate e respirate in tranquillità, fino a sentire che vi rilassate e che la luce entra dentro di voi. Quando vi sentite pronti, chiamate il vostro Angelo guardiano perché vi sostenga nella richiesta.

Chiedetegli se la vostra intenzione è corretta e se potete procedere con la domanda. State un attimo in silenzio e ascoltate se percepite la risposta sotto forma di colori, luce, sensazioni, suoni o movimenti. Potete anche chiedere all’Angelo una risposta specifica, per essere più sicuri, tipo un colore, che può essere quello usuale del vostro Angelo guardiano se lo conoscete, oppure un senso di fresco o di caldo su una parte del corpo o dentro di esso, un suono nelle orecchie, un brivido o una vibrazione dentro di voi, o qualsiasi altra cosa preferiate. Se vi sembra che la risposta non arrivi, riprovateci e se ancora non la ottenete, rimandate la richiesta ad un momento più propizio. Forse dovete semplicemente fare chiarezza dentro di voi e anche in questo l’Angelo può aiutarvi, se glielo chiedete.

Appena sicuri della risposta affermativa dell’Angelo, chiamate l’Arcangelo Michele e datevi un momento per sentire la sua presenza. Poi immaginate una pergamena chiara che si apre davanti a voi. Chiedete all’Arcangelo se potete stipulare un accordo con lui, dove gli domandate di intervenire sempre in vostro e gli date il permesso di farlo anche nei momenti in cui siete distratti, sofferenti o comunque non pensate a chiamarlo. Sentite che cosa percepite di diverso, ripetete la domanda se serve e guardate la pergamena.

Se vedete che vi si scrivono parole a caratteri oro che dicono ‘ti difendiamo ed interveniamo sempre nella tua vita’, anche con parole diverse, significa che l’Arcangelo ha accettato la vostra richiesta e firma il contratto con voi. Guardatelo mentre lo fa e compare il suo nome sotto la frase. Dall’altro lato della sua firma apponete la vostra, che apparirà sempre in caratteri oro. Fatelo con la mente, oppure immaginando di farlo con la vostra mano.

Non serve la data, perché al di là della terza dimensione non esiste né tempo né spazio e questo è un contratto tra esseri di luce che nella luce prendono un impegno, voi di dare il vostro assenso ad essere aiutati anche quando non lo chiedete sul momento e l’Arcangelo Michele ad intervenire per supportarvi sempre.

Riflettete un attimo su quello che avete appena fatto e sulla grandezza di quest’atto. Poi se volete, con l’accordo di Michele, chiamate altri Arcangeli a stipulare l’accordo, dicendo mentalmente i loro nomi, Gabriele, Raffaele, Uriel, Metraton, Chamuel, Jophiel, Raziel, Ariel e domandate anche a loro se vogliono stipulare il patto con voi. Guardateli sottoscrivere quanto scritto sulla pergamena, mentre appongono la loro firma una dopo l’altra, sotto quella di Michele.

Vedete comparire le firme d’oro e sentite la gioia, la fierezza e l’entusiasmo che questo vi porta. Poi chiamate ancora altri Arcangeli, anche se non ne conoscete il nome, e altri Angeli. Limitatevi a dire ‘Arcangeli e Angeli che vi occupate di me, vi chiedo, se volete, di venire a firmare quest’accordo con me’ e osservate comparire tante firme sotto le altre, sempre in caratteri d’oro.

All’inizio della pergamena, prima di tutte le firme, e sotto queste vedete comparire un simbolo di luce, una stella, una fiamma, un’immagine divina che più vi sta a cuore e con questo sapete che il vostro patto è stato suggellato nei Cieli. Osservate ancora la pergamena e poi vedetela riavvolgersi e sparire nella luce, sempre pronta a ricomparire per nuove firme o perché possiate godere della sua visione e sentirne la potenza.

Ringraziate gli Angeli e gli Arcangeli per il grande dono che avete appena avuto e riportatelo alla memoria ogni volta che desiderate rinnovarlo o che sentite il bisogno di ricordarlo.

Se vi sembra di non percepire la presenza degli Arcangeli e degli Angeli e di non vedere la pergamena e le firme su di essa, ripetete i passaggi e, se non siete ancora convinti, aspettate qualche giorno e, chiedendo consiglio al vostro Angelo guardiano, riprovateci. Può darsi che quello non sia il momento adatto e che dobbiate chiedervi se siete veramente convinti di volere l’accordo o solo che dobbiate aspettare. In tutto c’è un motivo, che a volte si capisce o s’intuisce dopo un po’.

Ringraziate sempre per i grandi doni degli Angeli e per la ricchezza che questi portano nelle vostre vite.

 

ESERCIZIO PER IMPARARE IL DISTACCO

Guardate in alto e riflette sul distacco da questo piccolo mondo, immergendovi nel Cielo. Per farlo chiudete gli occhi, sospirate inspirando con decisione fino al profondo, mandando l’aria in fondo alla pancia, ed espirate con altrettanta decisione. Ripete per due o tre volte. Potrebbe girarvi un po’ la testa o potreste sentirvi leggermente più eterei. Questo vi aiuta a connettervi di più con il cielo.

Immaginate o visualizzate, sempre ad occhi chiusi, di essere su in alto, dentro lo spazio azzurro che avete appena visto e inalato. Vi trovate lì, comodi e ben accolti da tutto ciò che vi circonda. C’è aria sottile intorno, pulita e leggera, percettibile ma non invasiva. Niente scie chimiche, niente inquinamenti buttati su madre Terra. Siete liberi dai condizionamenti delle onde sparse giù per destabilizzare, che confondono la vostra energia. Qui in alto potete riprendere il controllo di voi stessi e guardare ciò che volete della vostra interiorità e del piano globale divino a cui appartenete.

Con l’attenzione a un respiro profondo, guardate giù, vedete la Terra, i suoi mari, i suoi continenti, le sue foreste, i suoi deserti e le sue città. Lasciatevi attrarre da una di queste in particolare e se subito vi chiama, rispondetele immediatamente con l’attenzione dello sguardo interiore. È la vostra città, dove vivete, nel caos di una metropoli o nella apparente tranquillità di un piccolo paese o nella campagna vicina all’una o all’altra. Lì avete il vostro quartier generale, per ora, e lì pensate, dormite, sognate, mangiate, passate la vostra vita per buona parte del vostro tempo.

Lì vivete le vostre preoccupazioni, ansie, sofferenze e dubbi e vi chiedete come agire e forse se c’è altro nella vita. Sicuramente sì, c’è altro, c’è tutto un mondo infinito che potete imparare a conoscere, se prendete distacco da quello che vi circonda e nel quale vivete immersi, se vi distanziate un po’ dalle preoccupazioni della vita quotidiana. Di queste vi dovete occupare, è evidente, ma rimanerne fagocitati vi tira giù l’anima, oltre che il corpo e la mente.

Guardate quel piccolo luogo dove vivete usualmente, guardatelo dall’alto e provate ad osservare voi stessi a casa vostra, che parlate con i vostri cari o che state discutendo con loro per qualche cosa, che siete tristi per un addio o una lontananza, che pensate di non sapere che cosa fare di diverso nel vostro futuro. Guardatevi mentre sorridete per convenienza a un conoscente, o mentre al lavoro vi sentite stanchi e insoddisfatti. Osservatevi da soli a rimuginare su ciò che vi è stato detto o su ciò che avreste voluto dire, ma non siete riusciti a farlo.

Guardatevi e ricordate che siete in Cielo, immersi nell’aria leggera e chiara, che crea un mondo sottile ma reale, che sorregge e alimenta il vostro sentire più profondo e rilassato. Siete quassù adesso e niente può toccarvi o tirarvi giù, se voi non volete. Siete liberi di scegliere se immergervi completamente nel materiale della vita quotidiana sulla Terra, o se ritagliarvi un pezzetto di Cielo, da dove osservare ciò che accade giù e vedervi mentre vi muovete quasi come automi, immersi completamente nelle questioni di questa vostra incarnazione.

Chiedetevi se vale la pena soffrire, stordirsi con cose commerciali, con divertimenti o passatempi proposti volutamente a tutte le ore, per pensare solo a una breve vita di pochi anni o se è meglio allargare lo sguardo e andare oltre il materiale immediato per aprire la visione a immagini, sensazioni e aspettative diverse.

Siete lì adesso, in quel Cielo sottile e accogliente e potete chiamare gli Angeli a parlarvi e sostenervi nelle vostre questioni e problematiche. Guardate giù, percepite che cosa vi angustia e chiamate il vostro Angelo Guardiano, che vi accompagna costantemente. Chiedetegli di mostrarsi e di aiutarvi nel distacco. Guardatelo presentarsi visivamente a voi e osservate la parte di Cielo che vi mostra, dove vedete il vostro più roseo avvenire sulla Terra, percepite la dolcezza della calma e la tranquillità dello stare in pace con tutti e tutto, al di là di come gli altri sono e di quello che accade.

In quella spazio di Cielo voi siete liberi di essere il meglio di voi, di praticare le vostre arti e esercitare i talenti che vi competono. Non c’è difficoltà che non possa essere superata e non c’è dolore o tristezza che non sparisca in un attimo, basta volerlo. Sappiate che tutto ciò può essere nella vostra vita terrena, se siete convinti che sia così.

L’Angelo Guardiano poi vi mostra un’altra visuale di Cielo, accanto alla prima, dove vedete voi stessi in un’altra dimensione, la quinta, e lì siete felici, distaccati dai mali e dolori di prima, consapevoli di ciò che è stato, degli sforzi fatti e del cambiamento avvenuto. Siete grandi adesso, responsabili di voi, in mezzo ad altre persone che come voi hanno scelto il distacco e la gioia divina di un cuore puro, unito ad una mente ferma nella propria determinazione di riuscire a salire di livello, e che con la tenacia e la costanza ci sono riusciti. Ce l’avete fatta tutti.

Dovete salire ancora e crescere, avete tante cose da realizzare e conoscere, ma adesso la linea base sono l’altruismo e la collaborazione tra anime con gli stessi obbiettivi di fondo. Ci siete riusciti, siete nel Nuovo Mondo, questa è l’Età dell’Oro di cui tanto si è parlato. Voi l’avete decretata e la state costruendo, perché avete deciso di distaccarvi da abitudini obsolete, negative e stantie e da piccole questioni che vi appesantivano l’anima come enormi macigni.

Adesso seguite il suggerimento del vostro Angelo e guardate di nuovo giù su madre Terra. Vedetevi al lavoro, a casa, a fare la spesa, con i vostri problemi e affanni. Poi di nuovo guardatevi lì dove siete in Cielo, sentitevi come state nelle due scene che l’Angelo vi ha proposto e chiedetevi se volete esercitarvi al distacco, in modo da vedere e vivere la vostra vita con maggiore armonia e tranquillità, adesso che sapete che potete avere un futuro roseo e una grande evoluzione.

Rispondete a voi e al vostro Angelo che vi interroga col sorriso del suo sguardo e se la risposta è affermativa tornate nel vostro spazio celeste tutte le volte che desiderate e che ne avete bisogno, insieme all’Angelo Guardiano, per ricordarvi che quest’incarnazione sulla Terra è breve e che altro è già pronto per voi, se col distacco vi allenate nel cambiamento che vi compete e che il vostro Sé vi chiama a compiere.

Adesso salutate il Cielo e il vostro spazio in esso contenuto, ringraziate l’Angelo Guardiano e, con un sospiro che è un respiro lento e profondo, aprite gli occhi e vivete la vostra vita con la consapevolezza che è solo una piccola parte di un grande progetto. Vivete la materia sapendo che siete Spirito e che il distacco fa parte di voi.

LA VITA OGGI

Sai che molto tempo addietro era molto più semplice vivere e pensare di Dio. Questo veniva quasi in automatico, perché la mente non aveva tanto da fare, se non ubbidire a chi la comandava e il gioco della vita era quello di sempre. Sapere di sé, di Dio e di ciò che comanda nel mondo dell’esistenza terrena, i cinque elementi e le loro derivazioni. Tutto questo portava a conoscere se stessi come gli altri e a porre il quesito relativo all’esistenza nel modo giusto e nei momenti appropriati.

Adesso non è più possibile. Il mondo di cui parlo apparteneva ad un’epoca passata e lontana, in cui le persone erano propense ad imitare chi sapeva più di loro e dava mostra del proprio sapere in modo consapevole ed appropriato. Non può essere così nell’epoca attuale, perché chi mostra è in genere consono solo ad aumentare il proprio ego e a riflettere la luce di altri in malo modo. Così il sogno dei grandi sembra svanito in un niente di fatto, perché i momenti passati di gloria della razza umana sembrano confusi in un ricordo che non esiste neanche più, se non in pochi o come leggenda.

Il periodo attuale è pesante, non ci sono dubbi, ma volge alla fine ed è già giunta la consapevolezza in molti del proprio destino, se unito a chi sa che cosa fa. La compagnia è basilare in ciò che si compie, la compagnia di pensieri, che non ci lasciano mai, di attività consone all’essere umano, di parole che rischiarino l’anima e che portino la gioia e la consapevolezza in altri simili. Non dubitate dell’energia delle parole e di quanto incidano nell’anima a scolpire sia in bene che in pesantezze. Nel passato lontano si sapeva e non si dubitava che queste portassero al risveglio o alla morte dell’anima, perché un soffio basta a generare un incendio, che porta alla consapevolezza o alla distruzione.

Siate voi i maestri di voi stessi e prendete le parole per accerchiare o limitare le responsabilità che vi sovrastano e per redimere i vostri limiti passati in nuovi entusiasmanti esseri che adesso siete. Non considerate la vita per quello che è all’apparenza o che sembra essere stata fino ad oggi, prendete piuttosto l’entusiasmo che avete in fondo al cuore per dissipare la paura in un’onda d’amore per voi stessi e il mondo intero. Siate certi di quello che fate e dell’attività che svolgete, con la consapevolezza che avete dalle vite passate.

Risvegliate il ricordo del vissuto lontano, del pensiero più recondito e di ciò che eravate in un passato che vi ha forgiati e che rispecchia il meglio di voi. La razza umana non è finita e non è pronta per essere distrutta o dimenticata. Riprendete l’olocausto in mano e trasformatelo in un qualcosa di divino, che bruci e distrugga le vostre bassezze, passate e presenti, e che riporti al mondo attuale i vecchi albori di una vita che fu e che torna prepotentemente in questi frangenti storici difficili e polverosi di dubbi e perplessità.

Rimanete saldi, fratelli miei, stabili nelle vostre conoscenze più recondite. Non dubitate di averle e siate responsabili di quello che fate, come dei più piccoli pensieri che avete. Lasciate andare quelli che appaiono come per magia oscura, come se non avessero alcuna importanza, perché in realtà non ce l’hanno, e dirigete gli altri in modo che vi possiate consapevolizzare sempre di più in quanto uomini, donne di un’epoca di transito che rimarrà nella storia futura, come l’epoca che ha forgiato le persone più appropriate per ristabilire la pace sulla Terra e il suo volto umano.

Siate consapevoli di questo grande compito e della bellezza che vi è dietro, oltre ogni dire che provenga da parole attuali. Siate più voi di quanto lo siete mai stati in passato, più devoti al vostro sé e a quello che sviluppa da tutti noi in un fiume di luce, come un unico essere che muove le fila di tutto quanto e che permette a noi come a voi di risplendere e filtrare la luce, facendola propria e diventando un tutt’uno con lei.

Siate ciò che siete da sempre, diventatene responsabili e capaci di assistere il rinnovo del mondo, perché la vostra esperienza è tanta e le gioia che date agli occhi del cuore porta all’anima la dignità che le compete.

La vita oggi tornerà ad essere quella che era nei tempi lontani e benedetti nell’alto dei Mondi conosciuti e non. Non vi sarà dimenticanza alcuna per chi vuole essere ciò che è e fare la sua parte, svolgere il suo compito perché tempi passati tornino a brillare di luce propria anche in queste terre desolate dell’anima attuale di madre Terra.

Non vi sono risposte più appropriate di queste al momento storico che attraversate e che a tutti voi che volete la gioia fa paura ed incute timore all’anima. Ma la vita che vi aspetta è veramente in sintonia con le grandi epoche passate e le paure passate e presenti saranno svanite quando sarete completamente consapevoli di voi e di noi nell’abbraccio divino. Siate gioiosi, il mondo vi sorride nel futuro che è già iniziato e la vita di oggi sarà la più bella di quelle antiche. Credete, noi siamo qui per questo!

L’ENERGIA DELLA VITA

Quando si è molto attenti al sospiro dell’anima, si ha un impulso in più per poter concepire quanto di meglio abbiamo nel profondo del nostro cuore. Le energie che ci circondano sono innumerevoli e molto ampie da ogni punto di vista, ma non sono tutte usate in modo propizio. Ce n’è una che le sovrasta tutte e che è la più grande esistente sulla Terra, l’energia della vita.

È racchiusa nei fiori e nella rugiada di prima mattina, nel sospiro di un bambino e nell’abbraccio di una madre, nella gioia di chi aiuta e nella solitudine meditativa. È una forza potente e nascosta, che si fa vedere a piccole dosi solitamente, ma che interviene in modo preponderante quando serve per una buona causa. Nel Cosmo non ci sono sprechi e l’energia della vita si manifesta in particolare se è richiesta con fermezza e determinazione o se gli eventi lo richiedono.

Non parlo dell’energia della Natura, che è di per sé molto forte, stabile e sempre esistente e che chiunque abbia occhi per voler guardare può ammirare. Parlo di un’energia sottile e insinuante come il soffio di uno degli Angeli che si occupano di insufflarla negli oggetti inanimati e nei corpi aridi. È molto più di un corpo che si muove e parla, o di una mano che accarezza, è il flusso gentile che li alimenta, ciò che li permea e li sottintende, è il respiro stesso di Dio.

Non vi sembrerà possibile, ma l’Angelo cui compete la somma supervisione dei movimenti dell’energia cosmica è strettamente collegato con gli indirizzi divini e quelli umani, perché gli uomini dovrebbero collaborare con il Divino a sostituire tutto ciò che è errato e in mancanza di armonia con atteggiamenti e prospetti benefici e utili per tutti. Questo vi sembra troppo impegnativo o troppo poco credibile per le vostre orecchie? Eppure l’Artefice del Cosmo vi ha messi al suo fianco per poter controllare e dirigere tutto il creato sulla Terra e per collaborare con le forze della Natura, che di energie sottili sono esperti.

Tutto questo non è poi così difficile da comprendere, se si è attenti al proprio sentire, perché la vita si esplica meglio all’interno di ciò che appare, piuttosto che al suo esterno. È questo che dovete considerare. Tutto è energia, dal sasso alla sabbia, alle piante, agli animali e al corpo umano, ma niente lo è quanto il pensiero dell’anima, che viene dal cuore. Di tutte le forme di energia esistenti, quella del pensiero è l’energia che meglio rappresenta il vibrare della vita, il suo diffondersi e il suo sorgere e svilupparsi.

All’origine di un vivente e di una situazione vi è sempre un pensiero, un’energia creatrice e trasformatrice che sviluppa in sé il concetto ideato e lo rappresenta come meglio può. Ecco perché alcuni popoli di altri pianeti più sviluppati fanno concerti di creatività inventiva utilizzando e rafforzando il loro pensiero come unica forza creatrice. Non hanno bisogno di altro. Dovete arrivare lì. Quello è il modo e il fine da sviluppare nella vostra vita quotidiana, cercare di fare il possibile a voi adesso consentito, per giungere a quel traguardo un giorno e poi fare altro.

Capite che non è né difficile né semplice. Semplicemente è così, perché questo è il modo di esistere per un essere umano evoluto, che abbia raggiunto la sua possibilità già acquisita nel passato remoto della creazione e della spartizione dei compiti, in cui all’essere umano e alle sue sfaccettature evolute era stato dato il comando di creare con l’energia più sottile e pura che c’è, l’energia della vita. Questo è profondo e bello da considerare per l’umanità. E il suo sviluppo è inevitabile come sempre tutto ciò che Dio ha voluto e indicato.

Siate consapevoli della vostra autenticità, riprendete lo sguardo fiero e le grandi possibilità che avete. E la vostra vita cambierà in un soffio creativo, che spande l’odore del divino e il nettare che lo accompagna intorno a voi. Sapete che i pensieri profumano quando sono elevati e tutta l’aria intorno ne resta magnificata e si bea della loro esistenza. Ricordatelo, riprendete il comando legato alla vostra essenza più profonda e vera. Guardate la vostra anima e agite con l’energia della vita, nei vostri pensieri di cuore.

GIOIA E DETERMINAZIONE

Comunque vada, la vita scorre e va dove deve andare per nostro karma e per scelta personale. La differenza è nel vederla e affrontarla in un modo o in un altro, è nella nostra visuale. Possiamo essere passivi e depressi, lasciarci abbattere dalle mille difficoltà della vita e arrangiarci in quello che facciamo, per sopravvivere alla meglio. Oppure possiamo prendere in mano la nostra vita e darci da fare in prima persona, per scegliere il modo di affrontarla e lasciarla scorrere.

Il karma deve fare il suo corso e le scelte fatte prima di incarnarci sono da rispettare, altrimenti le ritroveremo nell’Aldilà come incompiute e dovremo riaffrontarle in una prossima incarnazione. Ma il modo di vivere tutto ciò cambia a seconda di come usiamo l’intuito, il buon senso, il ragionamento e la pazienza. Non vi sono limiti alle sfaccettature degli atteggiamenti che possiamo prendere, ma vi sono stretti passaggi tra una scelta e l’altra. Questo delimita la differenza tra un indirizzo ed un altro e porta al cambiamento, quando necessario. La libertà di scelta che abbiamo è limitata agli eventi che dobbiamo vivere e alla capacità di utilizzare le nostre arti sviluppate nelle vite passate. È legata quindi al karma che abbiamo e ci dà la possibilità di vivere in un modo o in un altro ciò che deve accadere.

Gli indirizzi e le svolte della vita che possiamo prendere, anche queste limitate alle circostanze inevitabili, sono date essenzialmente dall’atteggiamento che abbiamo verso di essa e ciò che ci offre. Sono legati alla nostra visione interiore, che si rispecchia nel modo di osservare gli eventi e affrontarli. Questa porta ad alcune scelte o ad altre e al diverso modo di viverle. Le difficoltà sono tali per tutti, ma alcuni possono soccombere sotto il loro peso e altri darsi da fare con uno sguardo lontano. Oppure le stesse persone in certi momenti reagiscono con positività e in altri si lasciano sopraffare. C’è un motivo per tutto questo.

Il nostro percorso passato ci ha condotti qui dove siamo, proponendoci ciò che abbiamo e che possiamo scegliere. A questo dobbiamo fare attenzione. È molto più rilevante il nostro modo di scegliere che la scelta di per sé, per un discorso di evoluzione personale e come razza umana e quindi per il Cosmo intero. Un atteggiamento positivo, che guarda lontano, oltre la difficoltà del momento e che non si attacca alla sofferenza e alla delusione per commiserarsi, porta a smuovere energie ancora nascoste agli occhi umani. Energie che sono la risorsa della vita e del suo sviluppo.

Non è solo la materia che porta il comando. In realtà la direzione della vita la dà l’intenzione umana, determinata tra cuore e testa, e le forze ancora non conosciute, se non dagli yogi, si sviluppano di conseguenza e agiscono nella materia, che essendo pesante ha tempi lunghi, che richiedono fede in ciò che si sente e si decide per poter vedere i frutti. E la decisione alla lunga non può prescindere dalla gioia di voler realizzare qualche cosa di bello per noi e per gli altri.

Tanto maggiore è la nostra visuale lontana e l’entusiasmo iniziale con cui l’abbracciamo e tanta più sarà la gioia interiore che ci accompagnerà nella sua realizzazione. Ma dato che gli inconvenienti esistono, per karma, per opposizione di chi fa altre scelte, per nostre prove ancora cercate, la nostra gioia va alimentata con il ricordo delle scelte iniziali e della forza che vi abbiamo inserita. La sua presenza nella nostra mente ci libera dai dubbi, ci porta ad una visuale più ampia e ci ridona l’energia che ci ha spinti e sorretti nella scelta.

È una gioia sottile, che può non comparire all’esterno, che è schiva dal mostrarsi a tutti, ma che, nelle giuste occasioni e con le compagnie adatte, si manifesta pienamente per quello che è, un sentimento forte che spinge a trovare il bello dentro e intorno sé.

Stiamo parlando della gioia che sviluppa il coraggio di essere sempre in linea con se stessi e di guardare con uno sguardo profondo e distaccato, che a sua volta genera quella. Sono atteggiamenti che portano a condividere con gli altri la nostra capacità di fare e di pensare, di riflettere e di spronare con l’esempio, non solo con le parole. Queste anzi vengono spesso evitate o risparmiate, quando è evidente che l’ambiente è avverso e i tempi non sono pronti.

La gioia dell’anima si manifesta a tratti a chi sa vedere e si radica nel cuore puro, pronto a donarsi perché è la sua vocazione di scelta, nella consapevolezza mentale che ognuno ha il proprio percorso e a questo si deve attenere quanto più può nella materia e totalmente nella sostanza della propria interiorità. Nel comprenderla e prima ancora cercarla, la gioia si manifesta, prima in modo quasi impercettibile, poi nella profondità del nostro essere come una presenza attuale e più presente, che viene a svelarsi ai nostri occhi interiori in modo sempre più evidente, fino a divenire una compagna costante.

Così noi diventiamo tutt’uno con la gioia, non superficiale di alti e bassi, legata ad altri, alle circostanze esterne e agli oggetti, ma uno stato di essere che corrisponde a piani più elevati della coscienza, dove la consapevolezza trova l’essenza più sottile e il passeggero non ci interessa più come ricerca di vita. Ci sarà ancora, nei suoi risvolti pratici e negli eventi da affrontare, ma la luce di Maya, l’apparenza, non potrà più irretirci con i suoi flash, perché è un’altra la luce che ci attrae e lì la gioia è una presenza tanto più costante, quanto più la guardiamo.

È possibile arrivarci, da qualsiasi situazione noi si parta, perché l’abbiamo insita dentro di noi. Va solo ripulita dalle asperità della vita e dai nostri sguardi più cupi. Con l’abitudine a farlo si sottolinea la sua importanza e lei si manifesta sempre di più. Va cercata come qualche cosa di prezioso e importante, con riflessione, ragionamento, costanza e apertura di cuore. Sentendosi cercata e amata, si svelerà.