CHIAMARE GLI ANGELI

Quando siete in proposito di fare qualche cosa che per voi è importante e non avete le idee chiare, oppure dovete prendere una decisione o semplicemente volete un aiuto, chiamate gli Angeli e gli Arcangeli, in modo da sentirli vicini a voi.

Sollevate la testa e lo sguardo a Dio e al Cielo, respirate qualche volta in modo da spingere l’aria in fondo nella pancia e in cima nella testa, mantenete un respiro tranquillo e chiamate il vostro Angelo Guardiano. Chiedetegli di chiamare per voi gli Arcangeli che in quel momento più vi possono aiutare e, in uno stato di rilassatezza, semplicemente guardate chi viene.

Potreste vedere colori negli occhi, percepire presenze, spostamenti d’aria o suoni dentro di voi o all’esterno. Abbiate pazienza, chiamate gli Arcangeli anche direttamente e aspettate. Dovrebbero venirvi o ritornarvi in mente dei colori e dovreste sentire l’energia degli Arcangeli che si presentano.

Non sforzatevi di capire o interpretare, semplicemente percepite e ringraziate della loro presenza. Poi, quando sentite che si sono presentati gli Arcangeli che dovevano, ringraziate di nuovo e aprite gli occhi. Gli Arcangeli vi hanno dato la forza e l’energia per effettuare i vostri compiti e realizzare ciò che vi siete prefissi. Rimanete in uno stato di calma e di positività e apprezzate la loro presenza, che ancora si percepisce.

Se avete visto il colore viola si è presentato l’Arcangelo Michele, che spesso viene in seguito a queste richieste per proteggerci da influssi nefasti, interni ed esterni a noi. Se è il colore giallo intenso che vi è apparso, si è trattato dell’Arcangelo Gabriele, apripista delle nuove iniziative e dei cambiamenti. Il rosa fucsia vi indica che si è presentato l’Arcangelo Jophiel, portatore della bellezza divina nei nostri pensieri, parole e azioni. Il verde smeraldo vi ha indicato la presenza di Raffaele, l’Arcangelo che difende e ripristina la salute in tutti i suoi aspetti, di mente, sentimenti e corpo. Il rosa intenso e il verde vi dicono che si è avvicinato Metatron, l’Arcangelo che spinge e supporta nella vera spiritualità. Se è un arcobaleno di colori che vi è apparso, allora si è presentato l’Arcangelo Raziel, per schiarirvi e rafforzarvi la mente superiore e aiutarvi a comprendere meglio.

Se non vi è accaduto di vedere o percepire dei colori, non preoccupatevi. Può darsi che abbiate sentito vibrazioni lungo il corpo o alla sommità della testa, o che abbiate avuto delle sensazioni insolite o percepito dei suoni dentro o fuori di voi. O solo che sappiate che gli Arcangeli sono venuti e vi hanno toccato con la loro energia. Rispondono sempre a una richiesta di cuore.

Ma se volete vedere anche i colori e adesso non è successo, chiedete agli Arcangeli che vi mostrino le luci colorate che li accompagnano e rappresentano, per poterli meglio sentire e apprezzare di più la loro presenza. E domandando al vostro Angelo guardiano che vi supporti in tale richiesta, chiudete gli occhi e, respirando tranquillamente, ponete di nuovo la domanda iniziale.

Anche se ancora non vedete i colori degli Arcangeli, con la pratica lo farete. Intanto la gioia della loro presenza scalda comunque il vostro cuore e tutto il vostro essere e vi rende più positivi e orientati in modo costruttivo. Verificate come vi sentite dopo e ricordatevi di ringraziare. Il ringraziamento sentito avvicina alla luce degli Angeli e degli Arcangeli, avvicina a Dio e a tutto ciò che è Superiore.

LA PRIMAVERA

Quando nasce nel cuore quel sentimento di nuovo e di bello è sicuramente nata la primavera in noi, quella che rispecchia la primavera della Terra, sempre nuova e sempre ripetitiva, uguale a se stessa e magnifica, indicatrice di altro e di altrove. E la sensazione che l’accompagna è ugualmente creatrice, innovatrice e sempre uguale. Non vi è possibilità di sfuggirle, né sarebbe corretto sminuirla, solo va vista come un dono che ci porti ad altro e che di altro si può vestire.

La primavera di per sé è splendente ma finisce, un amore è attraente ma si deforma, un’innovazione è entusiasmante ma scolorisce. Allora qual’è il senso di tutto questo e molto altro? Antiche scritture non ufficializzate ci parlano di vecchi mondi e gesta portentose, che allargano il cuore per la complessità e durata, ci promettono che tutto questo sta per tornare e in effetti già sta cominciando ad attuarsi. I più grandi Yogi parlano di mirare in alto, innalzando le vibrazioni e pulendo lo sguardo.

Per arrivare a mettere in atto ciò ognuno ha la propria via, ma forse la primavera più degna di questo nome è quella che non ha niente a che fare con la ciclicità di tempi e sensazioni, ma che rappresenta un inizio di per sé innovativo e portentoso, per quanto timido, che conduce a nuovi modi di sentire e vibrare, che di fronte a loro hanno la pienezza dell’estate, ma non la ricaduta dell’autunno e dell’inverno. Hanno piuttosto momenti di stasi e riflessione, fonte di nuovi apporti, senza il ritorno nella ripetitività scontata e non evolutiva.

La ciclicità ha la sua importanza e persino bellezza, ma riporta sempre al punto di partenza, impone una regola e indica un cammino, ma essendo l’evoluzione lo scopo della vita, una volta appreso tutto ciò che è da comprendere nel ritmo dei cicli, forse l’unica via che abbiamo per apprendere di più è uscirne, per dare vita ad una primavera innovativa, che sia totale manifestazione del nostro Sé. Una manifestazione che abbracci la conoscenza con il sentimento, che travalichi lo scorrere delle stagioni, anche se in queste deve ancora esprimersi, che rimanga imperitura e sempre simile a se stessa. Forse una tale primavera conduce a quella che viene definita realizzazione e porta a vedere oltre la dualità della terza dimensione in cui al momento viviamo.

Quando penso agli angeli li vedo così, al di là dei cambiamenti e della ciclicità degli eventi. Li vedo in uno stato di imperituro amore, sempre uguale a se stesso e di sé soddisfatto, intoccabile dall’altrui dolore, pur essendone sensibile e sempre attento. Li vedo in uno stato di grazia perenne, che della vicinanza di Dio ha fatto il proprio stile di vita e la propria normalità.

Forse gli uomini all’origine si sentivano così e quando cominciamo a risvegliarci il ricordo di questa beatitudine si fa più vicino e impellente la necessità di riviverla e provare definitivamente la sua esistenza fatta di se stessa, priva di alti e bassi e di cicli di ritorno. Una primavera costante del cuore unito al cervello, in cui lo spirito si manifesta completamente proprio come è. Di sicuro in una tale primavera anche gli angeli prenderebbero piena forma, perché casa nostra sarebbe oramai casa loro!

LA STANZA DELLA GUARIGIONE

C’è una stanza nel pianeta Venere, in un’altra dimensione in una situazione fuori dal tempo, dove è possibile ristorarsi e essere curati da ogni tipo di malattie, fisiche, mentali ed emozionali. Non dico che andandoci si riacquisti la salute totale o parziale in modo completo e esaustivo e senza fare niente, ma certamente si viene aiutati a indirizzarci nella giusta direzione e a volte anche a stare molto meglio, se vi si può entrare.

Per avervi accesso è necessario sistemare le nostre questioni interiori in modo corretto in ordine d’importanza, per non rischiare di spingere per intrufolarci in un luogo sacro dove solo le giuste intenzioni sono accettate e di conseguenza coloro che ne sono portatori. È un po’ come la stanza più profonda del cuore, dove possiamo andare in punta di piedi e atteggiamento di reverenza, per poterne avere giovamento.

Una volta capito che le nostre intenzioni sono le migliori e che vogliamo stare bene per evolvere e poter essere di aiuto ed esempio ad altri, chiediamo di essere ammessi e aiutati.

 

Mettiamoci comodi e respiriamo con calma in profondità, accompagnando il respiro con l’attenzione. Chiamiamo il nostro Angelo Guardiano, perché ci appoggi e sostenga e chiediamo all’Arcangelo Michele che ci accompagni con la sua luce viola nella Sala delle cure e guarigioni.

Immaginiamo la luce viola che ci circonda e spinge verso un tappeto rosso, sul quale dobbiamo camminare prima per accedere alla Sala. È un tappeto energizzante e rafforzante, che ci dà il coraggio di entrare. Prima dell’ingresso vi è una conca di cristallo con dentro acqua vitalizzata con le energie interne della Sala, dove dobbiamo mettere i piedi, per poterci levare un po’ di tossine dei nostri pensieri ed essere più leggeri. Poi varchiamo la luce bianca dorata che costituisce la porta e che non consente di guardare dentro.

Una volta entrati vediamo una grande Sala, viva e potente della sua luce bianca dorata come quella dell’ingresso. La Sala è ampia, con un lettino di luce cristallo viola in mezzo e con un grande schermo bianco su quella che sembra essere una parete di luce uguale al resto della stanza. Tre Esseri in tunica bianca luminosa si aggirano con calma per la stanza. Uno si posiziona dietro al lettino, uno accanto alla sua sinistra in appoggio al primo e il terzo armeggia con quello che sembra essere un piano comando bianco vicino alla parete con lo schermo, a destra della base del lettino. Non si vedono bene, appaiono solo luminosi, potenti, delicati e amorevoli, decisi e sicuri, come alte figure con lunghi capelli, di una mascolinità tanto potente quanto dolce, oltre ogni distinzione e utilizzo sessuale.

Noi entriamo sospinti dalla luce viola dell’Arcangelo Michele, che, una volta entrati, rimane dietro di noi a darci forza e coraggio. Siamo arrivati lì perché abbiamo bisogno di aiuto e l’abbiamo chiesto. Pensiamo a che tipo di guarigione vogliamo, fisica, mentale, emotiva o globale su tutti e tre i campi, se abbiamo una malattia nel corpo o nella mente o un aspetto da cui vogliamo guarire, e andiamo con fiducia a sdraiarci. L’Essere dietro al lettino ci sorride, forse non lo vediamo bene, ma lo percepiamo e questo ci rincuora e ci infonde più determinazione ad andare. Ci sdraiamo e troviamo il lettino comodo e amorevole come tutto in quella stanza essenziale e magnifica. Il lettino sembra fatto di cristallo viola quasi trasparente, con sfumature cangianti e mutevoli, dal rosa vivo al verde smeraldo, all’azzurro indaco, a una sorta di arcobaleno. In realtà si adatta alle nostre esigenze e ai comandi mentali del Curatore Guida dietro di noi.

Stiamo bene su quel lettino, respiriamo con calma, in totale rilassatezza. È il lettino stesso che ci fa rilassare e sprofondare quasi dentro il nostro corpo. I nostri piedi sono verso il grande schermo bianco e dietro la nostra testa c’è il Curatore che ci guarda e muove impercettibilmente le mani dietro e su la nostra testa, senza toccarci. Sentiamo il nostro corpo che si rilassa e noi con lui. Ci affidiamo completamente, sappiamo che è un dono e una gioia stare lì, il solo fatto di essere ammessi nelle Sala delle cure lo è. Ne siamo consapevoli e ancor più sappiamo che è una benedizione poter essere curati su quel lettino divino. Ringraziamo nel nostro cuore e ci lasciamo andare.

Il Guaritore, come anche è chiamato, ci fa scorrere energie cosmiche nel corpo attraverso il lettino, al quale dà ordini telepatici, con il suo pensiero e la sua volontà e tramite olii densi e energetici, che usa solo quando li ritiene decisamente utili. Di questi lascia cadere una goccia con una delle sue lunghe dita di luce su un punto specifico del nostro corpo, il Terzo Occhio, il cuore, la sommità della testa o un’altra parte da curare. Non esce mai dall’attenzione che ci dona e sa esattamente che cosa fare al meglio per noi. Fa il massimo che può, senza varcare la soglia del nostro karma, a meno che non gli venga ordinato. Ma le sue azioni ci spingono sempre a modificare qualche cosa in noi, che porterà a cambiare il nostro comportamento. Quanto dipenderà dal seguito che daremo allo stare in quella Sala e su quel lettino.

Il Curatore agisce per il corpo, ma anche per la mente e le emozioni e se un problema o blocco fisico è collegato con un nostro vissuto che ci viene o torna alla memoria in quel momento, noi possiamo chiedere di modificarlo, d’accordo con gli altri attori di quello stesso evento, che di solito sono uno o due. Se questi sono d’accordo o indifferenti, il guaritore dà un comando telepatico all’Essere che è alla tastiera dei Ricordi e lo schermo si accende e prende vita, illuminando quella scena passata e tu, con la tua mente e il tuo cuore insieme, puoi modificare l’accaduto in uno spazio temporale diverso, dal quale ti arrivano onde di possibilità di cambiamento nella tua vita sulla Terra. Così la tua guarigione ha più possibilità di avvenire.

Immagina la scena che vuoi cambiare diversamente da come è avvenuta, in modo che ti faccia sentire bene e ti consenta di guarire. Costruiscila con il permesso e l’aiuto della Guida che ti sta curando, passo dopo passo, chiedendo se l’altro o gli altri attori sono d’accordo. Se fai modifiche lievi ma sostanziali, quelle indispensabili per il tuo cambiamento, di solito sono possibili nel livello sottile in cui stai operando e i loro effetti benefici si si cominciano a sentire dai giorni subito successivi anche sul piano materiale, specie se ci poni attenzione. Già da subito, sul lettino ti senti più leggero e disponibile a pensare e agire positivo per il tuo futuro. Puoi cambiare più di una situazione vissuta, due, tre, fino a che la Guida ti dà il suo consenso.

L’Essere alla tua sinistra fa comparire una conca di cristallo con acqua cristallina energizzata dalla Sala e petali di rosa rossi rosa sparsi sulla sua superficie, in fondo al lettino, sotto ai tuoi piedi, in modo che tu ce li possa immergere. Poni i piedi nell’acqua e senti le tensioni legate alle vecchie scene del tuo passato che se ne vanno e come dai piedi ti sale un’energia nuova, che si addice a ciò che hai modificato. Sei ripulito e pronto per tornare alla tua vita.

La Guida guarda l’Essere che è adesso in fondo al lettino e questi fa sparire la conca con l’acqua, muove una piccola brezza che ti asciuga i piedi e toglie altre tossine e, con un lieve cenno del capo, sorridendo, ti ordina di alzarti. Così fai, con movimenti calmi e ringraziando torni nella luce viola dell’Arcangelo Michele, che per tutto il tempo è stato lì a supportare la tua cura e che ora ti riporta fuori della porta di luce bianca oro, sul tappeto rosso e ti ritrovi a casa nella tua vita.

Ringrazia, perché il dono è stato grande.

ESERCIZI PER AUTO AIUTO

Quando siete stanchi, timorosi o tristi e non sapete da dove vi giunge questo stato, c’è la possibilità che voi siate prosciugati di energie da una persona che vi sta vicino. Forse vi vuole bene a modo suo ma non capisce o non vuole capire che non è quello il modo corretto di amare. Questa è una delle situazioni peggiori che vi possano capitare, perché siete a contatto continuo con il vostro predatore di energie.

Tale situazione richiede attenzione da parte vostra e un consapevole esame delle dinamiche esistenti, perché possiate divenire protettori di voi stessi, senza accusare l’altro di sfruttamento o peggio.

Un’analisi approfondita si può fare con il necessario distacco per poter vedere con occhi imparziali e questo si guadagna con la meditazione e prima ancora con la dovuta respirazione lenta e profonda che accompagna una buona introspezione e la visione interiore. Una volta entrati in questa consapevolezza, ci sono vari modi per proteggersi dal depredamento delle nostre energie e dagli influssi negativi sulla nostra salute psico-fisica.

1)uno molto semplice è riprendere con il sorriso quello che ci è stato levato, con la convinzione che niente e nessuno può farci del male energeticamente se non siamo esposti.

Per fare ciò basta guardarsi dentro, osservare se una o più parti di noi sia fisiche che sottili sono in subbuglio o esauste, visualizzare una fonte di luce bianca oro, come una sfera, sopra la nostra testa, e inondarsi di questa luce con la visione interiore, partendo dalla sommità della testa fino alla punta dei piedi, senza trascurare alcuna parte del corpo. E poi con la stessa luce bianca oro ci avvolgiamo come in un bozzolo luminoso, caldo e protettivo, a partire sempre dalla sfera luminosa sopra la nostra testa.

Una volta fatto questo, assecondiamo la nostra nuova condizione, assaporando la consapevolezza di essere protetti e energizzati e che tutte le volte che vogliamo possiamo esserlo. Per essere più certi della nostra protezione possiamo chiedere all’Arcangelo Gabriele che ci porti in questa nuova condizione più sicura e ai nostri Angeli guardiani che ci inondino di luce bianca dorata e che provvedano per noi a farlo ogni volta che le nostre energie vengono succhiate via. Ringraziamo la luce e l’Arcangelo Gabriele.

2)Se questo non basta o non ci sentiamo sufficientemente sicuri della protezione, possiamo rispettare l’ordine gerarchico e funzionale degli Angeli e chiamare l’Arcangelo Michele perché ci custodisca dal prelievo non voluto di energie. Facendo qualche respiro lento e profondo, ci rivolgiamo a Lui, chiamandolo per nome e gli chiediamo di rigenerare la nostra energia fisica, mentale e sottile, inondandoci della sua luce viola. E contemporaneamente vediamo con l’occhio interiore una grande fiamma viola che si avvicina, portata dall’Arcangelo Michele, che la segue e la invia verso di noi con un gesto della mano e della spada.

Questa fiamma ci avvicina e ci pervade completamente, avvolgendoci con la sua luce viola, che ci protegge e risana ogni breccia eterica nella nostra aura e nei corpi sottili. Poi possiamo chiamare l’Arcangelo Raffaele perché ci guarisca ogni parte del corpo fisico dalla fuga energetica e dai danni che questa provoca. Immaginiamo la sua luce verde guaritrice che ci inonda partendo dall’alto della nostra testa, in forma di nuvoletta, mentre l’Arcangelo si avvicina a noi per assicurarsi che ogni parte del nostro corpo sia ristrutturata interamente.

Assaporiamo la sensazione di rinnovato benessere, continuiamo a respirare con consapevolezza e ringraziamo gli Arcangeli Michele e Raffaele e la loro Luce. Poi in tranquillità e fiducia torniamo alle nostre occupazioni un po’ più rilassati di prima.

 

LA COPIA DI DIO

 

Spesso succede che ogni giorno, giorno dopo giorno tu sia pressato dall’audacia di altri e dalla tua ritrosia ad essere quello che sei. Ma sappi che questo è ciò che più ti avvicina a Dio. Non fraintendere, non dico che devi o puoi considerare la tua lentezza ad emergere come un dato divino. Affermo che la tua timidezza o riservatezza in ciò che fai e dici spesso ti accomuna con le schiere angeliche, che aspettano un cenno di ringraziamento per intervenire di nuovo, come una netta richiesta prima di farlo la prima volta.

Capisci quello che ti dico, sei libero di agire spavaldamente o di andare in introspezione, ma certo questa seconda ipotesi ti accompagna con la sua consapevolezza di aver sviscerato e capito tanto prima di intervenire per esprimerti per gli altri.

Sto parlando di eventi, attività e professioni in cui esprimi al meglio ciò che sei e che sei venuto a fare. Può sembrare strano che la timidezza aiuti, ma rifletti su quanti grandi artisti e scienziati hanno preferito la riservatezza e la mancanza di grandiosità nella vita, pur di salvare il loro legame con Dio. A volte la diffusione spaventa per questo, perché non si è ancora pronti per esternare a grande livello quello che siamo di più bello. Talvolta è la paura che ci fa agire, oppure il ricordo di esistenze passate in cui siamo stati tacciati di disonesti e peggio e siamo stati perseguitati e uccisi.

Tutto ciò ci sta in un percorso di anima grande che sta ritrovando la sua integrità e che si scopre a poco a poco e con il dovuto rispetto per sé e per gli altri.

Non temere però che tutto ciò che deve accadere avverrà, al di là delle tue ritrosie e dei tuoi timori. Basta che tu sia disponibile interiormente ad agire secondo il Divino e che ti affidi alla Luce e alle sue manifestazioni. Il resto accadrà a tempo debito, non è rilevante quando, anche se per poco ti sembra di evitare di agire secondo i tuoi dettami più profondi. Non lottare con ritardi e indeterminazioni nella tua vita o in quella di altri che ti accompagnano. Semplicemente lasciali scorrere, tenendo ben presente nella memoria quello che ti si addice come essere umano che viene da lontano e che sa che deve espletare il suo dovere di Luce.

Questo è molto più importante di simposi o atteggiamenti di diffusione, che forse non sarebbero capiti se non sono fatti nel momento deciso dal Cielo. È vero che tu hai il libero arbitrio e che questo va esercitato, ma è anche vero che molto più vale l’armonia con il Cosmo che sa che cosa è meglio per te, senza conseguenze sia per te che per altri, perché queste poi le pagheresti.

Lascia fare senza premere, sii disponibile sempre ad ascoltare e a seguire la voce interiore che ti indica che cosa fare e sospendi il giudizio, o meglio accantonalo per sempre, lasciandolo trasformare in energia di ascolto rivolta al Signore del tuo cuore. È bene che tu ce l’abbia e che a Lui ti rivolga. Ti guiderà tramite gli Esseri di Luce che ti volteggiano intorno, sempre pronti ad intervenire appena li chiami e a sollecitarti, se tu gliene dai il permesso, chiamandoli e ringraziandoli per ciò che fanno.

Non temere ritardi inesistenti, pacificati con la tua incarnazione attuale e tutte quelle precedenti. Guarda a quelle ancora a venire, fulgide e splendenti perché hai fatto ciò che stai facendo, che in un tempo senza tempo vale molto di più di quanto tu possa vedere adesso nella tua vita.

Sei la copia di Dio quando ti lasci andare agli eventi mirati dall’Alto, o meglio lo rispecchi sempre più e lo rappresenti sulla Terra.

Gli angeli esultano per questo e ti si avvicinano per farti ombra al sole se ti abbaglia troppo e consentirti di assimilarlo meglio. Ti riscaldano nei momenti difficili di tristezza e ti rappresentano nelle Alte Sfere, parlando di te e dei tuoi cambiamenti e avanzamenti nella Luce. Affidati, tu sai come nel tuo cuore e sai che questa è la scelta migliore per te, l’unica che ti riporta totalmente a Casa.