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“IL MANUALE Reincarnazione Karma Patto Prenatale” i SEMINARI

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Nel mio lavoro di operatrice olistica vedo l’importanza della consapevolezza in ognuno di noi. E del resto lo si vede sempre più in ogni aspetto della vita, specialmente in questo periodo storico, così complesso per tutti.
Contribuire alla ricerca della consapevolezza per ognuno di noi è ciò che mi muove a fare Seminari ed a scrivere libri.
Sono convinta che, oltre ad un lavoro personale di introspezione, sia necessario anche un percorso di apprendimento e studio per conoscere, considerare ed applicare le proprie capacità e facoltà psichiche.
A tale scopo sono finalizzati il mio ultimo libro pubblicato, “Il Manuale Reincarnazione Karma Patto Prenatale” e i vari Seminari da me proposti.
È diventato indispensabile conoscere le leggi che regolano la Reincarnazione, il Karma, il soggiorno nell’Aldilà, gli accordi presi prima di nascere, con il Patto Prenatale e prima ancora con il Patto Originario, le Forme Pensiero, le Egregore e tutto ciò che rientra in queste leggi.
È sempre stata molto utile la loro conoscenza, ma in quest’epoca ritengo che sia diventata inevitabile, se vogliamo arrivare ad utilizzare le nostre potenzialità al meglio, per una vita in armonia per noi e gli altri.
Tutto il nostro cammino di anime prevede il superamento del karma e la realizzazione di uno scopo personale preciso.

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In questa epoca accelerata di fine Kali Yuga e di inizio dell’Età dell’Oro, tutti noi siamo chiamati a decidere per il futuro personale e dell’umanità intera, di cui, in un modo od in altro, con il nostro comportamento, siamo parte attiva.
Se vogliamo essere in linea con le aspettative migliori per madre Terra e per tutti i suoi abitanti, dobbiamo incentivare la nostra preparazione e messa in pratica di esseri umani consapevoli.
I Seminari da me tenuti sono strutturati a tale fine, in modo semplice, chiaro, con molte slide che aiutano a focalizzare i punti dell’apprendimento ed approfondimento e con diversi Esercizi Meditativi per ciascun Seminario, che fanno sperimentare quanto spiegato.
Gli Esercizi Meditativi aiutano ad individuare alcuni aspetti personali di vite passate e di altri livelli più sottili, come il soggiorno nell’Aldilà, importanti per la vita attuale adesso ed aiutano ad aprire ed allenare le proprie facoltà psichiche, al fine di essere sempre più indipendenti nella ricerca di ciò che ci riguarda.
A tutto ciò sono finalizzati i Seminari ed “Il Manuale Reincarnazione Karma Patto Prenatale”, impostato con le stesse semplici e chiare modalità dei Seminari, in modo da essere, come è, una guida nel mondo complesso ed articolato della Reincarnazione e di tutto ciò che a questa è collegato.
Nella Conferenza di presentazione saranno individuati i punti di collegamento tra un aspetto e l’altro di quelli sopra indicati e sarà svolto un Esercizio Meditativo pratico di contatto con il mondo sottile.

Presentazione Corso Reincarnazione Karma Patto Prenatale

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La Reincarnazione è un argomento essenziale da conoscere e comprendere, soprattutto in quest’epoca di grandi avanzamenti. Se ne parla sempre di più, come è giusto che sia, ma è importante farlo il più correttamente e chiaramente possibile. La Reincarnazione riguarda il Karma, il Patto Prenatale, il Patto Prenatale Originario, il Distacco dal Corpo ed il Soggiorno nell’Aldilà. Comprende vari meccanismi ed infinite sfumature di sviluppo, esplicazione e trasformazione del Karma e di ciò che comporta. L’Età dell’Oro, il Satya Yuga, avanza a grande velocità e coloro, che vogliono entrare a farne parte e contribuire alla sua affermazione, hanno bisogno di strumenti pratici di conoscenza e riflessione. Si entra nell’Età dell’Oro singolarmente, con consapevolezza e responsabilità della propria vita. Per essere responsabili e consapevoli di ciò che accade e facciamo accadere, dobbiamo conoscere le leggi fondamentali che regolano l’esistenza. Se vogliamo, possiamo imparare a lavorare in sintonia con le leggi della Reincarnazione e del Karma e diventare più partecipi al nostro sviluppo ed a quello dell’umanità intera.

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Il Corso è orientato a tal fine, perché chiunque sia interessato abbia la possibilità di apprendere, rivedere ed approfondire questioni che lo riguardano direttamente e che coinvolgono la sua vita e quella dei suoi cari, oltre che di ogni abitante di madre Terra. È un Corso pratico, che parla di aspetti sottili, presenti nella quotidianità di ciascuno di noi e pertanto concreti ed importanti come quelli più evidenti a livello materiale. La Conferenza di presentazione del Corso introduce argomenti come Reincarnazione, Karma, Patto Prenatale, Distacco dal Corpo, Aldilà, Akasha, Legami Karmici e Nodi Karmici, in modo da poter offrire un’idea più chiara dei contenuti trattati. Tali ed altri argomenti verranno sviluppati durante il Corso stesso, nel quale ad ogni aspetto trattato verranno abbinati uno o due Esercizi Meditativi, per aiutare chi li attua a sviluppare le facoltà psichiche, ad entrare in contatto con il Mondo Sottile Superiore ed a conoscere e comprendere alcuni importanti aspetti ed eventi che ancora lo segnano in questa esistenza.

Nella Presentazione del Corso è proposto uno tra i primi Esercizi Meditativi, svolti all’inizio del Corso stesso.

MEDITAZIONE SULLA LUCE

Sedetevi eretti, ma comodi, davanti ad una candela accesa.
Fate tre respiri lenti e profondi. Guardate la fiamma e chiudete gli occhi.

Visualizzate o immaginate la fiamma nella vostra testa, nel terzo occhio, dentro la fronte, in mezzo alle sopracciglia.
Vedete la sua luce bianca gialla oro col vostro terzo occhio, nel terzo occhio. Guardate bene la luce, percepitela, sentite che è nella vostra testa.

Portate la luce al cuore, al chakra del cuore, in mezzo al torace, ed illuminate bene. Guardate e percepite la luce che illumina. Sentite la tranquillità che porta.

Portate la luce bianca gialla oro al torace, ai polmoni ed ai bronchi. Illuminate bene tutto il torace ed i suoi organi.
Portate la luce al plesso solare, allo stomaco, ai suoi organi ed alle loro funzioni. Illuminate ogni parte con la luce bianca gialla oro.
Portate la luce alla pancia, all’intestino e a tutti gli organi interni. Vedete la luce che si estende ad ogni angolo interno del vostro corpo e che illumina e sana ogni organo fisico ed ogni sua funzione.

Portate la luce ai fianchi ed all’inguine. Illuminate bene, con calma.
Portate la luce alle gambe ed ai piedi sopra e sotto. Illuminate bene, con la luce bianca gialla oro, che risana e calma. Illuminate le gambe, davanti e dietro.
Portate la luce ai glutei, alla schiena, a tutta la colonna vertebrale, fino alle spalle. Percepite la luce che si muove dentro di voi e che risana ed illumina tutto il vostro corpo.
Illuminate ogni parte dentro di voi, il sistema nervoso, il sistema scheletrico, quello muscolare, l’apparato cardiocircolatorio, l’apparato respiratorio, quello digerente, escretore, riproduttore.
Portate la luce bianca gialla oro ad ogni parte del vostro corpo ed a tutte le sue funzioni, ad ogni organo, sistema ed apparato.

Se avete una parte del corpo sofferente, soffermatevi ad illuminarla con la luce bianca gialla oro, finché non percepite qualche cambiamento e sollievo. Vedete la parte sofferente ben illuminata.

Portate la luce al collo, alla gola, ed ai suoi organi interni.
Portate la luce bianca gialla oro ai cinque organi di senso ed alle loro funzioni. Illuminate la pelle ed il tatto, le orecchie e l’udito, la lingua, il gusto e la parola, il naso e l’olfatto, gli occhi e la vista. Illuminateli bene.
La lingua è particolarmente importante perché è l’unico organo che ha una doppia funzione, quella del gusto e quella della parola.
Portate la luce a tutto il viso ed alla testa. Illuminate ogni sua parte, fino ai capelli.

Vedete il terzo occhio pieno della luce bianca gialla oro ed illuminate bene all’interno della testa, fino al settimo chakra, alla sommità della testa.
Siete riempiti di luce, che guarisce, aiuta e risana.

Portate la luce bianca gialla oro fuOri di voi, intorno al vostro corpo.
Vedete che la luce esce dal vostro terzo occhio e si espande intorno a tutto il vostro corpo, illuminandovi, sanandovi e proteggendovi.
Siete contornati dalla luce, sentitela e percepitela.

Portate la luce bianca gialla oro nell’ambiente in cui siete, tutto intorno a voi, nella stanza, in ogni parte della casa, nel giardino, intorno alla casa, nello stabile.
Portate la luce alle persone che sono intorno e vicine a voi, alle persone che vi sono care, ai vostri familiari, amici, parenti.
Portate la luce a chi vi ama e a chi che non vi ama, a chi vi piace ed a chi non vi piace come si comporta.

Portate la luce ai vostri animali, agli animali che conoscete ed a tutti gli animali. Illuminateli bene con la luce bianca gialla oro. Hanno lo stesso nostro diritto di vivere su questa stupenda madre Terra.
Portate la luce a tutta madre Terra, alle sue terre, alle campagne, ai monti, alle colline, ai deserti, alle giungle, ai suoi mari, fiumi, laghi e ruscelli, alle sue falde acquifere, a tutta la sua acqua interna ed esterna, a tutta la sua vegetazione ed a tutti i suoi minerali.
Ogni parte di madre Terra ha la propria evoluzione ed il proprio diritto di vivere in pace, come noi.

Illuminate i cinque elementi, che costituiscono ogni forma di vita e di creazione, terra, acqua, fuoco, aria ed etere. Gli stessi elementi che formano il vostro corpo, formano anche il corpo di tutti gli altri esseri umani, degli animali, dei vegetali, dei minerali, di madre Terra, di ogni astro e galassia.

Portate la luce bianca gialla oro tutt’intorno alla Terra, vedetela immersa nella luce, con tutte le sue creature umane, animali, vegetali e minerali. Illuminate i tre Regni, animale, vegetale e minerale. Estendete la luce intorno alla Terra.
Portate la luce bianca gialla oro all’atmosfera, alla stratosfera ed oltre, fino alla Luna ed al Sole.
Illuminate la Luna, il Sole, le stelle e tutta la galassia che ci ospita.
Portate la luce bianca gialla oro fino a tutte le galassie, sempre in espansione, al Cosmo ed alla creazione tutta.

Illuminate e vedete la stessa luce bianca gialla oro nel vostro terzo occhio, nella fronte, in mezzo alle sopracciglia.
Vedete la luce nella vostra testa e sentite come vi rasserena, sana e rende più forti ed in armonia con tutto il resto del creato.
Siamo tutti immersi nella stessa luce e ne facciamo parte.

La luce vi protegge, supporta ed aiuta. È sempre dentro e fuori di voi. E’ nel vostro terzo occhio e qui potete sempre trovarla ed utilizzarla. Con e dal terzo occhio potete illuminare il vostro corpo e tutto il vostro essere, tutti e tutto intorno a voi, vicino e lontano.
Vedete la luce bianca gialla oro della fiamma dentro di voi, nella vostra mente.

Fate due respiri lenti e profondi e cominciate a muovere lentamente le mani, i piedi, la testa ed il corpo. Quando vi sentite, con calma, aprite gli occhi e ritornate pienamente nel luogo e nel momento in cui siete, nel qui ed ora.

La luce è sempre dentro ed intorno a voi, è amore puro ed incondizionato.
Ogni volta che volete. Potete immergervi e fondervi con la luce. Potete vederla dentro e fuori di voi, portarla dentro e fuori il vostro corpo e tutto il vostro essere.
La luce guarisce, risana, fortifica ed appiana. Porta pace, è divina.

L’OSCURA NOTTE DELL’ANIMA parte II

Bisogna vedere come, con la gioia, la paura, l’attaccamento a ciò che si lascia e che si è già perduto per sempre, la prospettiva per il futuro, la consapevolezza che arrivare fin lì è stato duro, che sono pochi quelli che ci arrivano e che da noi ci si aspetta tanto.

Tutto questo e molto di più è legato alla domanda cruciale “che cosa fare della nostra vita”, adesso che niente più è come prima dentro di noi e che l’esistenza ci ha sconvolti talmente tanto da lasciarci storditi al punto che non abbiamo più parole per giustificarci con chi dovrebbe capirci e neanche per lamentarci.

Abbiamo tutto uno spazio vuoto adesso, dove possiamo affogare lentamente per poter uscire da un’altra parte, dove non sappiamo, né conosciamo che cosa troveremo. E questo ci spaventa, ci terrorizza talmente tanto che la paura ci gela nelle vene e ci blocca lo stomaco, tanto da farci sussultare all’idea del cambiamento totale. Poi qualcosa succede, che viene a farci stare ancora peggio e allora non abbiamo neanche più paura e ritorna il vuoto, quel vuoto temuto e spaventoso che ci sta diventando amico, perché ci sta portando al niente, quel niente che è oramai la nostra ultima spiaggia, dove nulla di ciò che è stato può essere e nulla puoi immaginare e neanche lo vuoi più fare.

E questo ti piace, è innovativo per te, è libero e giusto, non c’è niente di più giusto di questo adesso per te e tu lo sai. Quel niente comincia ad attrarti, perché tutto quello che hai ti respinge sempre di più e ne sei persino felice, perché il tutto che hai ti ha talmente disgustato che il niente in sostituzione ti pare un dono di Dio, che non vuoi rifiutare. Ma la paura e l’abitudine sono sempre in agguato, così che vuoi rimanere su questa sensazione di vuoto totale, tanto è il disgusto che il tuo mondo circostante ti procura, così come il ruolo che ti viene fatto recitare e che tu acconsenti che ti venga imposto.

Questo è bene per te, lo sai ma sai anche che non sarà indolore e che ancora per te ci sarà sofferenza e fastidio e ritardo nel tuo progetto di vita, che del resto oramai non sai più quale sia. Sei aperto a tutto, o chiuso, o vuoto, o meglio oltre tutto e stai a guardare, come se la cosa non ti interessasse più. Sai che tutto passa e che presto sarai là dove lo sguardo guarda senza soffrire e questa certezza, che piano piano diventa evidente in te, si staglia nel tuo cuore e ravviva le tue cellule.

Da qui, da questa convinzione inizia il regalo dell’oscura notte dell’anima, quello che porta la rinascita e la risurrezione. Sai che verrà, non può non venire. E l’assenza di Dio, la sua lontananza, la sua totale mancanza quasi si acquietano, per lasciare spazio a un dolce senso di quiete e remissione, di abbandono totale a quel Dio che aneli e che, oramai lo sai, ha il dovere totale di condurti nella conoscenza e nella sapienza, perché la tua tenacia nella sofferenza e la tua determinazione ti hanno reso degno di un suo sguardo e non accetti più un rifiuto come risposta.

Sei certo di questo oramai e per questo risultato hai lottato tanto, con ogni forza che hai trovato in te, cercandola per emergere da quel dolore che ti straziava l’anima e che ti rendeva inerte di fronte ai fatti devastanti della vita. Lo sai, Dio te lo deve, perché tu l’hai seguito, cercato e raggiunto tante volte in tutti i tuoi sbagli compiuti per distrazione, per paura e abitudine e perché sai che a nessuno daresti il tuo cuore come a Lui.

A nessuno, perché l’amore che provi e che doni lo indirizzi a lui, perché oramai niente ti appaga o placa la tua sofferenza se non la sua vicinanza. E per questo lui ti lascia sola, ancora un po’, perché a lui non basta che tu lo cerchi saltuariamente nella tua giornata o che voglia correre verso di lui quando stai male, lui vuole tutto da te, perché questo tu gli hai chiesto, di fonderti completamente in lui e lui sa che la tua richiesta è vera e a lui ti porta.

Non dubitare di questo, cuore mio, non dubitare mai della riuscita del tuo scopo, vivi nella certezza di ciò che è già stabilito, non ti occupare del tempo, né della gioia o della sua mancanza, non temere la sofferenza, ma rimani stabile in te, perché lì c’è Dio, lì ci sei tu e ci sono io cuore mio. Io sono te e tu sei me, noi siamo Dio. Non ti lascerò più e niente al mondo mi impedirà di identificarmi completamente in te, perché so che sei la mia vita e la mia potenza.

L’oscura notte dell’anima è solo la tua mancanza, cuore caro, tu sei il mio amore e io sono il tuo, tu sei Dio perché in te abita e io sono te perché cerco Dio. L’assenza di te mi distrugge la vita e la tua ricerca mi spinge a conoscerti sempre meglio ed a vedere con sguardo interno dove indirizzare i miei passi, dove fermarmi e dove sostare per sentire il tuo bisbiglio e vedere il tuo splendore. Tranquillo cuore mio, io adesso ho preso contatto con te, mi piaci e non smetterò di cercare il tuo calore e la tua armonia, fino a che non sarò fusa in te e con te in Dio.

Questa è una promessa, che da tempo immemorabile ti ho fatto e che adesso è arrivato il momento di mantenere. Grazie all’oscura notte dell’anima non posso evitare di farlo, perché la sofferenza mi spinge sempre più verso di te e la consapevolezza di me!

 

L’OSCURA NOTTE DELL’ANIMA parte I

Quando senti il vuoto dentro di te e percepisci quello che sei come avvolto nella nebbia più profonda, tanto da perdere la congiunzione con ciò che sai, con ciò che senti, con ciò a cui aneli, sei arrivato a quello che gli Esseni definiscono l’Oscura Notte dell’Anima.

Non c’è appiglio, non cura, non fuga. Devi solo immergerti ed aspettare che tu stesso abbia assimilato ogni sequenza e ogni sospiro di quel passaggio oscuro e temuto. Il suo dolore è denso come il suo respiro. Vive di una vita propria, che tu stesso gli hai dato con il tuo vivere e pensare, con il fluire delle incarnazioni attraverso cui ti sei forgiato per arrivare fino a qui, ad incontrarlo e a lasciargli volutamente lo spazio di esistere in te ed intorno a te, perché solo così può avvenire la tua trasformazione. Lo sai e lo senti.

Nel profondo dell’anima c’è il dolore del distacco avvenuto, senza aver mai avuto prima l’amore della perdita, senza aver mai avuto, c’è il dolore della consapevolezza che c’è un vuoto perenne dentro di te ed una mancanza a cui ogni tuo sforzo non può portare giovamento. Ciò che appare un sollievo è una fugace apparenza, ma non vi è rimedio ad una base mancante. L’edificio va demolito e ricostruito.

Per fare questo, basta guardarlo mentre si sgretola e, con la consapevolezza di ciò che è, basta aiutarlo a cadere completamente fino all’ultima pietra. Arrivati lì, è da guardare il disastro o la libertà della propria vita, guardare a che cosa ci congiunge il vuoto della distruzione di ciò che appariva solido, ma era solo un accumulo di massi in attesa di essere smantellati. E vento dopo vento, ciascuno di loro è caduto, prima uno alla volta e poi gli ultimi di colpo tutti insieme.

Sei stordito alla loro caduta, sicuramente solo e frastornato, senza appigli e punti di riferimento e, ogni qual volta sei sul punto di dire adesso basta, una piccola pietra che era rimasta lì si sfalda di più e scivola completamente giù con tutta la sua polvere.  E tu assisti e guardi e prendi consapevolezza ogni istante di più, fino a sentire quel vuoto che ti sfalda l’anima e ti risucchia le energie via lontano da te, non sai neanche dove.

In quel vuoto totale ti perdi e ti lasci perdere, oramai esausto e guardi come se non fossi più tu.

In quel pauroso distacco ti vai adesso ad immergere, con la coscienza di farlo, e nessuna più remora a lasciarti andare. Non è voglia di distruzione la tua, ma semplice resa a ciò che è, a ciò che ti avviene dentro e accanto, al tuo fluire con la vita, qualunque essa sia. E in questa resa le tue facoltà diventano più acute, affinate dalla sofferenza e dalla lotta contro te stesso, contro la vita che ti sospinge dove hai l’appuntamento con la tua oscura notte dell’anima.

Per quanto tu abbia fatto, niente è valso ad evitarla e niente ti può riportare all’infanzia primordiale del tuo ego, là dove desideravi essere amato e accudito al di sopra di tutto e dove anelavi a fonderti con l’amore che non hai mai ricevuto. In questo disastro continui a guardare e, oramai completamente scosso dagli eventi della tua vita di tutte le incarnazioni, che conosci e non, e che ti hanno portato fino a qui, acquisti una sorta di fermezza che, se anche per un attimo, ti porta a farti qualche domanda in più e ad osservare zone buie che non avevi mai esplorato, oltre il primo velo di Maya.

Così riporti l’attenzione a te in un’altra versione, in un aspetto finora inesplorato e pieno di vuoto. Lì trovi il tuo rapporto con Dio, quello che pensavi esserlo e quello che non sai che cosa sia. Ti ci tuffi, perché non hai più alternative, ci scivoli dentro, anche non volendo. Lo esamini da lontano prima e poi con cautela ti ci avvicini sempre di più, ne prendi consapevolezza e, a poco a poco, vedi o meglio percepisci qualche frammento di verità, o della verità che sei disposto e pronto a vedere ed accettare.

Hai una folgorazione dolorosa, che ti mostra la vita per come hai pensato che potesse essere, per come hai lasciato che fosse a tuo discapito, rimandando e posticipando o semplicemente facendo finta di nulla, per poter sopravvivere. Ma adesso sai che non sei sopravvissuto, che ogni sospiro di te, che hai permesso che se ne andasse per compiacere qualcuno, per ottenere l’amore mai avuto, è un soffio di vita perso, rinunciato per timore di esprimerti, di conoscerti e di vedere la tua bruttezza, perché chi non è amato è brutto e fa male al mondo.

Così sei scivolato via lontano da te stesso sempre di più, triste di molte vite accumulate nel cercare ciò che non avresti mai potuto raggiungere, perché proprio questo dovevi avere per poter arrivare a comprendere. Adesso lo sai, ne senti la sofferenza, la rabbia e l’inutilità di questa. Non sai come muoverti e arranchi per cercare di capire ciò che non è capibile, ma solo da accettare, da guardare senza giudizio e ricerca di spiegazione e da lasciar andare.

A questo punto, ti chiedi se ne è valsa la pena arrivare fino a lì dalla notte dei tempi, se non era meglio arrendersi subito al primo vagito delle proprie esistenze, senza neanche sapere che cosa la vita avrebbe mostrato per te e per il tuo percorso. Ma anche qui non c’è risposta, non c’è possibilità di vedere in profondità fino a che la ricerca della comprensione oscura la via e rende il percorso inagibile e tortuoso.

Solo l’accettazione, ti viene in mente, può dare ristoro alla tua anima stanca, l’accettazione di qualche cosa che ti ha rovinato la vita, negandoti la gioia, per ricordarti sempre che non sei degno, che altri lo sono ma non tu, che neanche tu puoi fidarti di te stesso per come sei. Ma accettare l’inaccettabile per qualsiasi senso di giustizia porta ad appesantirti l’anima ancora di più, come se per te non ci fosse alla fine neanche un briciolo di equità, come se tu stesso, così facendo, non sostenessi più la giustezza del tuo sentire e il dolore terribile che la mancanza di ciò che dovevi avere ti ha causato.

Nell’accettazione c’è la rinuncia a lottare per ciò che è giusto perché, oltre a tutto ciò che hai patito, ti si chiede di amare oltre il perdono e di lasciar andare persino oltre il ricordo, in modo che il tuo distacco sia totale e perenne. E qui, mentre lotti per distruggere un altro velo di Maya, o semplicemente per lasciarlo cadere, hai un’altra intuizione e ti chiedi come sei posto tu verso il Cosmo, come credi veramente che la Totalità si rivolga a te, come puoi essere sempre triste se il Mondo ti sorride.

Ti chiedi tutto questo e sei sopraffatto dalle tue stesse domande, alle quali hai paura di avvicinarti, sia pur con cautela, perché non sai se le risposte ti stravolgeranno, se saranno vere e profonde e che reazione avrai di fronte ad esse. Quindi resti lì ed osservi le domande che poni, chiedendoti perché non te le sei mai fatte prima e se hanno veramente un senso.

Ma un senso ce l’hanno, lo sai in fondo al cuore, perché in realtà hai sempre saputo che dovevi arrivare lì e sai che hai aspettato troppo e troppo hai rimandato quell’appuntamento con la tua anima, che doveva arrivare e che ora che è qui e ti fa persino tirare un sospiro di sollievo, perché la tanto temuta ora è arrivata e adesso non si può che superare.

Affermazioni con gli Angeli

Se vi sentite stanchi, affaticati, delusi o pieni di dolori che vagano nel vostro corpo, appena potete fermatevi e date attenzione a quello che vi succede. Chiudete gli occhi e, invece di ripetervi quello che in voi non va o le sventure che vi toccano, provate a darvi un momento di tregua nel turbinio della mente, dicendovi “Io posso, io so che posso. La mia mente è potente e io posso indirizzarla come voglio. Ho creduto di stare male e di soffrire e questo ho avuto. Adesso credo fermamente di poter star bene e di essere felice e questo si sta attuando.”

“Io posso, io so che posso” è la definizione importante. Le altre parole possono cambiare, ciò che serve è mandare il messaggio al nostro subconscio e alla nostra mente. Il subconscio è lento a recepire ed ha schemi vecchi da smantellare. Per fare questo non serve dire no e non serve combattere ciò che non vogliamo più. Il Cosmo non conosce il no e la negazione, ascolta e accetta l’affermazione e questa serve per una nuova impostazione e per attirare ciò che vogliamo. La lotta crea disarmonia interiore e confusione mentale, mentre uno stato di quiete attira la consapevolezza di chi siamo e di che cosa possiamo fare.

L’affermazione di ciò che vogliamo impostare nella nostra vita e nel nostro sentire deve essere chiara, definita, semplice, includere un messaggio alla volta, in modo che al subconscio arrivi evidente e ben definito e deve essere ripetuta per più volte al giorno, almeno 3, per più giorni di seguito, almeno 21, in modo che il subconscio abbia la possibilità di apprenderla.

Il messaggio-dichiarazione che inviamo al nostro profondo, nel contempo lo inviamo al Cosmo e alle sue possibilità infinite di movimento e cambiamento. Noi siamo collegati all’Akasha e alla memoria di ogni tempo e capacità. Ciò che vogliamo è già realizzato nella mente cosmica o può essere attuato. Il subconscio lo sa, deve solo essere portato a vederlo fattibile. Per questo la nostra convinzione è essenziale. Ogni affermazione deve essere espressa con la consapevolezza che ciò che diciamo è corretto, realizzabile e già realizzato nel divenire, quindi già qui, tanto da poter percepire le sensazioni che questo stato comporta.

La volontà si allena, pertanto più ripetiamo con convinzione e attenzione le nostre affermazioni e più ci avviciniamo a provare lo stato d’animo legato alla loro attuazione. Per essere concentrati in questo e non disperdere energie, è meglio non parlarne con altri fino a che non ci sentiamo veramente sicuri nella pratica, in modo da evitare eventuali battute scettiche altrui, che potrebbero rafforzare i nostri dubbi, anziché la tenacia che ci serve.

Prima di scegliere l’affermazione che vogliamo, dobbiamo valutare se ciò che chiamiamo sia benefico per noi e di nessun danno per gli altri e l’ambiente, o meglio che porti utilità anche ad altri. In caso contrario ne deriverebbe un grande disagio anche per chi fa la richiesta. Nel Cosmo tutto è equilibrio e se qualcuno toglie, poi deve ridare.

In questa pratica possiamo avere un grande alleato, il nostro Angelo guardiano e, tramite lui, gli Arcangeli che ci proteggono. Il difficile nelle affermazioni, perché siano efficaci, è definire il concetto che esprimiamo con la percezione della sua avvenuta realizzazione. Se esprimiamo che siamo pieni di gioia perenne, dobbiamo percepire quella gioia e per far questo dobbiamo conoscerla. almeno in un suo frammento. A questo ci dobbiamo attaccare per provarlo nuovamente e svilupparlo in tutte le sue sfaccettature.

È questa la parte più difficile delle affermazioni perché siano efficaci, la volontà deve essere intrisa di percezione e stato d’animo della sua realizzazione. In questo i nostri Angeli ci possono essere di estrema utilità, come sempre.

Quando vi sentite stanchi, affaticati o pieni di dolori e sofferenza, appena ne prendete atto, isolatevi per pochi minuti, chiudete gli occhi e chiamate il vostro Angelo capo guardiano, chiedendo il suo appoggio in quello che state per fare, poi chiamate gli Arcangeli che vi proteggono ed esprimete loro il vostro desiderio. Non vi preoccupate di chiamarli per nome, ma fatelo se li conoscete.

Chiedete loro di sostenervi nella scelta dell’affermazione più corretta per voi e di nessun danno ad altri e altro e appena sentite dentro di voi la frase che volete esprimere, che sia quella che già avevate pensato o una nuova, chiedete al vostro Angelo guardiano che vi rammenti nelle viscere e nell’anima la sensazione legata all’attuazione della vostra dichiarazione. Non importa se non l’avete mai provata o se non ne avete memoria, nell’Akasha, la memoria cosmica, questa è presente e voi potete attingervi.

Inoltre il vostro Angelo conosce ogni tratto della vostra vita, di ogni esistenza passata, presente e futura e sa come fare per attingervi. Il suo aiuto è indispensabile per la riuscita del vostro progetto. Poi chiamate gli Arcangeli che vi proteggono per avere il loro supporto nella missione del vostro Angelo e nella realizzazione di ciò che volete.

Chiamate l’Arcangelo Zadkiel, maestro della memoria e immaginatevi immersi nella sua luce azzurra. Chiamate l’Arcangelo Metatron, che vi spinga verso la spiritualità e l’apertura d’animo e vedetevi nella sua luce verde smeraldo e viola vivo. Chiamate l’Arcangelo Raffaele, perché la realizzazione dell’affermazione vi porti salute a tutti i livelli e visualizzate la sua luce verde smeraldo brillante tutta intorno a voi e dentro di voi. Chiamate l’Arcangelo Michele e immaginatevi immersi nella sua potente luce blu cobalto-viola, perché riporti a voi la potenza del vostro Sé. Chiamate l’Arcangelo Gabriele, perché vi porti nel cambiamento a cui anelate, con la sua luce giallo intenso luminoso.

State nel sentire di queste sensazioni legate alle qualità e ai poteri degli Angeli chiamati e aspettate che lo stato d’animo legato alla riuscita dell’affermazione si manifesti in voi. Non abbiate fretta, potete percepirlo subito, anche se lieve e fugace, o dopo più volte che fate l’affermazione, ma tenete il canale aperto con i vostri Angeli e Arcangeli. Non demordete, siate convinti dell’aiuto che gli Angeli vi danno.

Se pensate di non riuscire a provare lo stato d’animo legato all’affermazione, pensate che gli Angeli lo conoscono bene e lo possono riportare alla memoria di ogni vostra cellula. Lasciateli fare, affidatevi a loro e ringraziateli.

Dopo la prima volta in cui chiamate gli Angeli prima dell’affermazione, ogni successiva volta che affermate la vostra volontà chiamate velocemente il vostro Angelo capo guardiano e gli Arcangeli che vi aiutano, semplicemente pensandoli e sentendovi immersi nella luce, che sia dei vari colori di ogni Arcangelo o semplicemente bianca oro. Siate fiduciosi e persistete, anche per mesi se serve. Non vi preoccupate del tempo, occupatevi del sentire.

Le Ali delle Fate

LE ALI DELLE FATE

 

Nel lontano mondo a divenire, c’è un luogo benedetto, senza spazio e senza tempo, dove è ancora il Regno delle Fate. Sembrerà strano a qualcuno che è scettico, ma quel regno è il più bello che io abbia mai visto. È illuminato da una luce potente eppure non fastidiosa, è soffuso di colori oltre ogni dire, delle pulsazioni dell’arcobaleno e con le sfumature più vive che una goccia d rugiada possa offrire.

È il luogo dove gli amanti del Bello soffrono quando se ne devono distaccare e gli aspiranti alla Gioia premono per poter entrare. È un piccolo, omnipervadente luogo, dove chiunque voglia amare le Fate sottili e i loro colori, può entrare solo con il cuore puro di un tenero bambino. C’è questo posto e io l’ho visto nei miei sogni, nei ricordi dell’infanzia di una vita passata, nel sogno più bello a cui si possa aspirare in questo mondo opaco.

Non è lontano, non è vicino, è dentro di noi, nelle sfere intorno alle nostre teste, nelle idee più belle e gioiose, nelle speranze amorevoli e nella tenacia più buona. Ma non è solo un posto frammisto agli altri. Ha anche una sua esistenza e consistenza, si sposta con l’aria e con l’alito delle farfalle.

Appare allo sbattito di ali delle Fate e si copre con le loro vesti più lunghe, per lasciare che gli umani più consapevoli si diano da fare per ritrovarlo. Io so che vi piacerebbe, se lo vedeste. Anche a voi più scettici e a voi disincantati, perché quando le Fate vogliono portare da loro un amico umano, per questi appare un nuovo mondo, senza epoca e spazio definiti.

Ma bisogna essere invitati e spinti dal nostro cuore più profondo, non dalla tristezza o dal rancore, né dalla paura o dalla sete di potere. Solo una sana conoscenza della Verità è ammessa come stimolo, oltre all’amore giusto, aperto e grato all’Universo.

Quando ero piccola, in una vita lontana, mi accadde un fatto diverso dall’usuale, anche in quell’epoca più propizia dell’attuale alle cose della Fantasia intesa come verità manifesta in pensieri di ciò che sarà o già è. Vidi una volta, in un bosco lontano da casa, una piccola farfalla strana, con tanti colori mai visti tutti insieme e di un’iridescenza che abbagliava al sole del mattino. La seguii, perché sembrava parlarmi col suo battito di ali e sembrava che volesse proprio questo.

Non tardai molto a rendermi conto di essermi allontanata alquanto dagli adulti con cui ero e che il luogo dove la farfalla mi aveva condotta era lo stesso dei miei sogni più belli, quando il risveglio mi appariva una delusione o una sofferenza. La farfalla si fermò, fece un fremito con le ali e apparve al suo posto una Fata stupenda e maestosa, dalla veste verde dei prati e dai veli di luce trasparente vibranti di tutti i colori, come più grande non avevo mai visto nei miei disegni di scuola. Ero incantata e fu lì che la mia amica Lilipuc mi disse con la voce sottile, che ondeggiava allo sguardo del vento:

“Sarò lì dentro al tuo cuore per il resto dei tempi di questa mia vita mortale e con le tue tante esistenze io danzerò per supportarti, bambina mia, mia grande amica. E quando sarà passato il sorriso dal mio volto e le mie ali saranno sgretolate dal pensiero degli uomini, io rinascerò nel tuo pensiero più puro e prenderò possanza e forza nei tuoi sguardi di amore verso ogni essere indifeso della natura e verso le sue meraviglie.

Io sono nei tuoi sguardi più dolci, nel tuo sentire più coraggioso, nel tuo sospiro d’amore per Dio, l’Universo e tutte le sue creature. Io sono la tua Fata del cuore. Nasco col tuo sorriso più puro e buono e nella tua immaginazione più fervida. Sospiro con te di gioia all’alba e al tramonto, al vibrare di un fiore e all’intrecciarsi dell’erba con l’aria.

Mi nascondo solo un po’, perché tu mi cerchi meglio, mi copro alla vista del mondo pesante per difendere il mio pianeta. Ma ricorda che per te e per chiunque tu voglia portare, se sarà di cuore puro, io aprirò la mia casa con tutte le sue meraviglie.

Non ci sono limiti alla mia fantasia e creatività. Io so come fare per rendere bello il posto dove si vive e tutto il suo mondo. Unisciti a me nel farlo. Non ti preoccupare se a volte non riuscirai. Io ti aspetto e ti seguo, perché sei la mia beneamata e protetta, piccola mia, mia grande anima.”

Così dicendo, Lilipuc sbattè più forte le ali e si squarciò un velo invisibile di luce, in quel mondo già fantastico e apparvero Elfi e Gnomi, Gatti giganti con i loro padroni i Giganti, Draghi e Folletti e Unicorni e Centauri e Fauni e le Signore dell’acqua, dell’aria e del fuoco e Sirene e Ninfe e tutto il mondo incantato e reale dell’Etere.

Loro tutti vibrano intorno a noi in un’altra dimensione, in attesa di potersi svelare.

Quella mattina, poco dopo il sorgere del sole, Lilipuc mi ha chiamata per mostrarmi dove sarei sempre potuta andare, il suo Regno fatato dove i colori sono quelli dell’arcobaleno, come quelli delle grandi Fate sottili, dal cuore diamantino e dalla forza indomabile.

Per conoscerle ci vuole un cuore puro e tanto amore da condividere. Lì loro danzano e si ritirano felici. E il nostro amore diventa fatato, come il loro sguardo!

La paura connessa all’infanzia

Quando da bambini, fin dalla nascita, non si è stati amati e ben voluti dalle persone che più avrebbero dovuto farlo, la paura subentra al posto dell’amore e riempie quel posto nel cuore che all’amore era destinato. Non è colpa di nessuno, ma tutti hanno le proprie responsabilità. I genitori, gli istruttori, i parenti, tutti coloro che sono entrati in contatto con il piccolo e non l’hanno volutamente amato, o hanno voltato lo sguardo altrove per superficialità o per non immischiarsi.

Siamo d’accordo che l’amore è la forza che muove l’universo, tutti gli Angeli sono mossi da questa energia, ma la sua applicazione e anche il suo riconoscimento sono difficili per chi non è entrato dalla porta principale. Tutti noi umani, in un modo o in un altro, siamo coinvolti in sbagli passati che ci pesano addosso, pur non vedendoli, e che rivendicano la loro energia. Siamo circoscritti in un suolo che non è il nostro di appartenenza e che ci appesantisce il viaggio.

In quest’ottica, che naturalmente parla del karma, ciascuno di noi ha le proprie responsabilità nel non essere amato, perché qualcosa nel passato l’ha condotto in quella situazione. Per questo i genitori che non amano e i figli che non sono amati hanno qualche cosa in comune, così come chi abbandona e chi è abbandonato. Non vi risentite, spingo solo ad avere pietà e compassione anche quando si è stati delle vittime da bambini, abusati e non rispettati, perché questa è l’unica via per uscire dal disastro emotivo subito, che ci ha portati a scelte sbagliate e a incontri spiacevoli.

La compassione e la comprensione, conoscendo la profondità delle regole karmiche, portano al distacco e questo conduce all’indipendenza come essere molto più che umano. La paura che ha attanagliato il cuore di un bambino, continua ad esercitare il proprio potere sino all’età adulta e alla fine della vita, mascherata da bontà, disponibilità, riconoscenza, accomodamento e con mille altre forme che la mente umana inventa per restare nella situazione conosciuta, perché è comunque quella a cui si è abituati e perché una società di persone con problemi di paura spinge a fare così.

La paura di cui parlo è sottile e non facilmente riconoscibile, perché nasce molto indietro, nella memoria dell’esistenza attuale e di altre passate. Non è quella fisica per una situazione di pericolo reale o immaginario, ma può diventarla. È una paura di essere se stessi, perché non sappiamo neanche più chi siamo, da dove veniamo, perché siamo su questo pianeta, al di là della nostra storia personale. È una paura da mancanza di radici, che cechiamo di colmare con cose e relazioni superficiali con la parvenza d’amore. Toglie il respiro e fa sentire la mancanza di gioia e entusiasmo, qualità che appartengono all’amore.

Sentimento energetico e forza devastante, l’amore, che basta a se stesso e che colma ogni vuoto mal riempito e mal interpretato. Ma difficile da raggiungere, quando non si sono avuti esempi naturali e spontanei nell’infanzia e tanto più quando si è vissuto l’opposto, il più delle volte. Tutto però ha un senso e un motivo e esempi di Grandi con un passato travagliato ce ne sono e sono da prendere ad esempio, anche se lontani nel tempo e nello spazio, perché l’amore non ha tempo e spazio.

È la nostra visuale che deve cambiare, perché noi, anime incarnate, si possa essere liberi di essere chi siamo e di esprimere al meglio le nostre potenzialità. Il distacco per questo è fondamentale, per quanto all’inizio possa far male e per quanto la nostra mente si ribelli impaurita, perché così è stata abituata. Solo imparando a guardare gli aspetti della vita e le questioni del cuore come un passaggio evolutivo, possiamo arrivare a contattare l’amore puro che è sempre stato in sintonia col nostro cuore e che aspetta di essere liberato da ansie, dolori e dubbi, tutti legati alla paura di non essere amato, accettato e compreso, come da piccoli e in chissà quante altre vite.

È un’opera di pulizia senza aspettative, di apertura al nuovo che ci appartiene da sempre e di fede in noi, esseri divini, simili agli Dei e agli Angeli più belli. Forse anche chi ci ha non amati, delusi, aggrediti, seviziati ha paura di non essere amato ma non lo sa. Non state vicino ad esseri così, allontanatevi appena potete e schermatevi dagli influssi bassi, ma compatiteli, per potervene staccare del tutto. Forse un giorno, in questa o in un’altra vita, vicina o lontana, capiranno anche loro. Intanto capite voi e spianate la strada col vostro esempio a chi è pronto per seguirlo, aumentando i germi per una potente rinascita per tutti e tutto, per questa stupenda Madre Terra, per le sue creature più violentate e abbrutite da uomini che hanno dimenticato la potenza dell’amore. Riflettete su questa forza, circondatevi di amore, vivetelo per voi e per gli altri. Provate a ricordare che tutto ha un senso e che potete uscire da qualsiasi bassa situazione, come da un trampolino di lancio, scordando il negativo e lasciando spazio a tutto il positivo che l’amore nel vostro cuore vi porterà, perché frequenze uguali si attirano tra di loro e creano una melodia che le sovrasta e comprende. Siamo Angeli, dobbiamo solo ricordarlo.

TRA DUE MONDI

Stare tra due mondi, cercare di fermarsi in uno, quello più semplice da gestire perché programmato, soddisfare le proprie esigenze pratiche e affettive e nel contempo aspirare sempre più all’ultimo gradino da scalare per giungere ad essere distaccato, libero e in costante compagnia consapevole di Angeli, Arcangeli, extraterrestri divini e Maestri ascesi, questa è la situazione usuale per sempre più persone, adesso.

I tempi cambiano con una rapidità ogni giorno maggiore e la certezza unica che può esserci è che niente sarà più come prima. Viene da chiedersi se sarà un bene, se si può arrestare il disastro che porta al cambiamento, ma entrambe le domande sono retoriche, perché l’odierna epoca devastante non può più continuare ad essere, né gli Artefici dell’umanità e del suo mondo lo consentirebbero ancora.

Vi è un nastro che congiunge il momento attuale con il futuro, un sottile nastro che ha retto per molto tempo, ma che è giunto a consumarsi definitivamente e che ha lasciato spazio ad altre soluzioni. Ogni epoca ha i suoi cambiamenti sulle previsioni fatte e ogni cambiamento conduce a nuove inaspettate situazioni, che conducono a sviluppi ulteriori.

C’è molto da fare in un’epoca così e molto da ricostruire sulla negatività rifiutata, che per assurdo porta al rifiorire di una passata epoca divina, che aveva ceduto il passo al sorgere dell’oscuro, attendendo tranquillamente il risveglio delle coscienze e l’abbandono della negatività da parte di molti, per poter risorgere dalle proprie ceneri, più bella e potente di prima.

C’è chi attende nell’oscurità per poter danneggiare di nuovo e chi aspetta nel tempo non tempo, per poter aprire l’anima di chi è pronto e disponibile a nuovi orizzonti. I primi si alimentano di gioie e dolori procurati da ingordigia e superficialità, i secondi risplendono della calma pacata di uomini di coscienza e verità, della gioia altruistica e dello sguardo innocente del cuore, come di un risveglio infantile. Per quanto si possa dire che i cibi dell’amore non soddisfano la mente, nel caso dei puri e dei grandi geni toccati dal Superiore in realtà cuore e mente si alimentano dello stesso genere di sostanze. Ciò che rende quieto e soddisfatto un cuore aperto ravviva e sostiene la mente in sintonia con lo scorrere della vita.

Navigare tra due mondi opposti e complementari, rifiutanti l’un l’altro eppure compenetrati in modo indissolubile, è tanto arduo quanto inevitabile, col crescere di questa nuova era di innovazioni impreviste eppure sempre sapute.

C’è un modo di dire su altri pianeti, che hanno superato i nostri passaggi e che a noi rivolgono lo sguardo, ‘ogni epoca vedrà la fine, per riavere l’inizio abbandonato molto tempo fa’. Questa semplice verità è alla base degli sviluppi di oggi e dei suoi cataclismi ambientali, mentali e di anime in cerca di sé. Non si può risorgere senza rinnegare scelte sbagliate per il nostro sviluppo e senza nel contempo accettarle come inevitabili nel contesto vissuto e comunque utili se comprese e sviluppate nella luce divina.

Non c’è alternativa al camminare tra due mondi, come si fosse sospesi e ondeggianti tra l’uno e l’atro, ma con sempre maggiore consapevolezza di ciò, in quanto l’epoca lo richiede e così il nostro sviluppo interiore. Lo scopo è evolvere e il mezzo è accettare l’evoluzione inarrestabile che ha preso il via e il piano di azione che di volta in volta ci viene dato dalla vita stessa e da chi la conduce e ci accompagna nei passaggi che facciamo.

Non uno è il cammino apparente ma una sola è la strada comportamentale che conduce alla meta diritta davanti a noi. Solo, a volte il successo si maschera, per poter esaurire le scorie del passato ed essere ben responsabili e consapevoli delle nostre energie divine, nascoste dalla forza delle abitudini e dalla paura manifestata in passato in mille modi diversi e infiniti sotterfugi. La paura avviluppa e include come in bozzolo nero appiccicoso. La gioia di capire l’anima e vedere lo sguardo del Divino in lontananza spinge a confutare certezze ormai acquisite e a rinnovare la nostra voglia di capire e conoscere oltre il velo di Maya, la grande ingannatrice. Ma Maya si scosta, quando la luce filtra attraverso uno sguardo teso lontano e un cuore che vibra dell’amore del Creatore.

Camminate spediti, godetevi il viaggio come un’alternativa al solito niente, che oramai non vi appartiene e qualunque cosa accada, sappiate che il costante aiuto divino è con voi che amate la Verità, la Giustizia e l’Amore per tutti gli esseri e i loro ambienti, che amate la Terra dove vivete e la rispettate. Dio ama chi ama la sua creazione. Vivete pure sospesi e dall’Alto vedete quanto forti siano le vostre radici e il Bene che trasportate con questo vostro ondeggiare tra due mondi. Grazie di questo, anime belle!

PATTO CON GLI ANGELI

Gli Angeli ci sostengono e consigliano costantemente ma, perché possano intervenire nella nostra vita, hanno bisogno di una nostra richiesta, in rispetto del libero arbitrio personale.

Se desiderate avere sempre la loro vicinanza e il loro supporto, anche quando siete distratti o non vi sentite bene e non avete la capacità o la forza di chiamarli, potete fare una richiesta formale a lungo termine e stringere una sorta di accordo.

Innanzi tutto chiedetevi se veramente volete l’intervento continuo o frequente degli Angeli, perché una volta stabilito un contratto non si può tornare indietro, se non con un altro atto formale. Gli Angeli sono sempre dalla parte di noi anime e pertanto possono anche essere delle presenze scomode se non siamo nella verità, perché ce lo faranno subito notare, sia pur con dolcezza.

Se volete il loro sostegno continuo e siete sicuri che questo non vi possa disturbare, ma solo farvi sentire più appoggiati, chiamateli e chiedete il permesso di stipulare un accordo.

Sedetevi in un posto tranquillo, mettete le mani in posizione comoda con i palmi verso l’alto, oppure unite pollice e indice di destra e sinistra sempre con le mani appoggiate e respirate in tranquillità, fino a sentire che vi rilassate e che la luce entra dentro di voi. Quando vi sentite pronti, chiamate il vostro Angelo guardiano perché vi sostenga nella richiesta.

Chiedetegli se la vostra intenzione è corretta e se potete procedere con la domanda. State un attimo in silenzio e ascoltate se percepite la risposta sotto forma di colori, luce, sensazioni, suoni o movimenti. Potete anche chiedere all’Angelo una risposta specifica, per essere più sicuri, tipo un colore, che può essere quello usuale del vostro Angelo guardiano se lo conoscete, oppure un senso di fresco o di caldo su una parte del corpo o dentro di esso, un suono nelle orecchie, un brivido o una vibrazione dentro di voi, o qualsiasi altra cosa preferiate. Se vi sembra che la risposta non arrivi, riprovateci e se ancora non la ottenete, rimandate la richiesta ad un momento più propizio. Forse dovete semplicemente fare chiarezza dentro di voi e anche in questo l’Angelo può aiutarvi, se glielo chiedete.

Appena sicuri della risposta affermativa dell’Angelo, chiamate l’Arcangelo Michele e datevi un momento per sentire la sua presenza. Poi immaginate una pergamena chiara che si apre davanti a voi. Chiedete all’Arcangelo se potete stipulare un accordo con lui, dove gli domandate di intervenire sempre in vostro e gli date il permesso di farlo anche nei momenti in cui siete distratti, sofferenti o comunque non pensate a chiamarlo. Sentite che cosa percepite di diverso, ripetete la domanda se serve e guardate la pergamena.

Se vedete che vi si scrivono parole a caratteri oro che dicono ‘ti difendiamo ed interveniamo sempre nella tua vita’, anche con parole diverse, significa che l’Arcangelo ha accettato la vostra richiesta e firma il contratto con voi. Guardatelo mentre lo fa e compare il suo nome sotto la frase. Dall’altro lato della sua firma apponete la vostra, che apparirà sempre in caratteri oro. Fatelo con la mente, oppure immaginando di farlo con la vostra mano.

Non serve la data, perché al di là della terza dimensione non esiste né tempo né spazio e questo è un contratto tra esseri di luce che nella luce prendono un impegno, voi di dare il vostro assenso ad essere aiutati anche quando non lo chiedete sul momento e l’Arcangelo Michele ad intervenire per supportarvi sempre.

Riflettete un attimo su quello che avete appena fatto e sulla grandezza di quest’atto. Poi se volete, con l’accordo di Michele, chiamate altri Arcangeli a stipulare l’accordo, dicendo mentalmente i loro nomi, Gabriele, Raffaele, Uriel, Metraton, Chamuel, Jophiel, Raziel, Ariel e domandate anche a loro se vogliono stipulare il patto con voi. Guardateli sottoscrivere quanto scritto sulla pergamena, mentre appongono la loro firma una dopo l’altra, sotto quella di Michele.

Vedete comparire le firme d’oro e sentite la gioia, la fierezza e l’entusiasmo che questo vi porta. Poi chiamate ancora altri Arcangeli, anche se non ne conoscete il nome, e altri Angeli. Limitatevi a dire ‘Arcangeli e Angeli che vi occupate di me, vi chiedo, se volete, di venire a firmare quest’accordo con me’ e osservate comparire tante firme sotto le altre, sempre in caratteri d’oro.

All’inizio della pergamena, prima di tutte le firme, e sotto queste vedete comparire un simbolo di luce, una stella, una fiamma, un’immagine divina che più vi sta a cuore e con questo sapete che il vostro patto è stato suggellato nei Cieli. Osservate ancora la pergamena e poi vedetela riavvolgersi e sparire nella luce, sempre pronta a ricomparire per nuove firme o perché possiate godere della sua visione e sentirne la potenza.

Ringraziate gli Angeli e gli Arcangeli per il grande dono che avete appena avuto e riportatelo alla memoria ogni volta che desiderate rinnovarlo o che sentite il bisogno di ricordarlo.

Se vi sembra di non percepire la presenza degli Arcangeli e degli Angeli e di non vedere la pergamena e le firme su di essa, ripetete i passaggi e, se non siete ancora convinti, aspettate qualche giorno e, chiedendo consiglio al vostro Angelo guardiano, riprovateci. Può darsi che quello non sia il momento adatto e che dobbiate chiedervi se siete veramente convinti di volere l’accordo o solo che dobbiate aspettare. In tutto c’è un motivo, che a volte si capisce o s’intuisce dopo un po’.

Ringraziate sempre per i grandi doni degli Angeli e per la ricchezza che questi portano nelle vostre vite.