Affermazioni con gli Angeli

Se vi sentite stanchi, affaticati, delusi o pieni di dolori che vagano nel vostro corpo, appena potete fermatevi e date attenzione a quello che vi succede. Chiudete gli occhi e, invece di ripetervi quello che in voi non va o le sventure che vi toccano, provate a darvi un momento di tregua nel turbinio della mente, dicendovi “Io posso, io so che posso. La mia mente è potente e io posso indirizzarla come voglio. Ho creduto di stare male e di soffrire e questo ho avuto. Adesso credo fermamente di poter star bene e di essere felice e questo si sta attuando.”

“Io posso, io so che posso” è la definizione importante. Le altre parole possono cambiare, ciò che serve è mandare il messaggio al nostro subconscio e alla nostra mente. Il subconscio è lento a recepire ed ha schemi vecchi da smantellare. Per fare questo non serve dire no e non serve combattere ciò che non vogliamo più. Il Cosmo non conosce il no e la negazione, ascolta e accetta l’affermazione e questa serve per una nuova impostazione e per attirare ciò che vogliamo. La lotta crea disarmonia interiore e confusione mentale, mentre uno stato di quiete attira la consapevolezza di chi siamo e di che cosa possiamo fare.

L’affermazione di ciò che vogliamo impostare nella nostra vita e nel nostro sentire deve essere chiara, definita, semplice, includere un messaggio alla volta, in modo che al subconscio arrivi evidente e ben definito e deve essere ripetuta per più volte al giorno, almeno 3, per più giorni di seguito, almeno 21, in modo che il subconscio abbia la possibilità di apprenderla.

Il messaggio-dichiarazione che inviamo al nostro profondo, nel contempo lo inviamo al Cosmo e alle sue possibilità infinite di movimento e cambiamento. Noi siamo collegati all’Akasha e alla memoria di ogni tempo e capacità. Ciò che vogliamo è già realizzato nella mente cosmica o può essere attuato. Il subconscio lo sa, deve solo essere portato a vederlo fattibile. Per questo la nostra convinzione è essenziale. Ogni affermazione deve essere espressa con la consapevolezza che ciò che diciamo è corretto, realizzabile e già realizzato nel divenire, quindi già qui, tanto da poter percepire le sensazioni che questo stato comporta.

La volontà si allena, pertanto più ripetiamo con convinzione e attenzione le nostre affermazioni e più ci avviciniamo a provare lo stato d’animo legato alla loro attuazione. Per essere concentrati in questo e non disperdere energie, è meglio non parlarne con altri fino a che non ci sentiamo veramente sicuri nella pratica, in modo da evitare eventuali battute scettiche altrui, che potrebbero rafforzare i nostri dubbi, anziché la tenacia che ci serve.

Prima di scegliere l’affermazione che vogliamo, dobbiamo valutare se ciò che chiamiamo sia benefico per noi e di nessun danno per gli altri e l’ambiente, o meglio che porti utilità anche ad altri. In caso contrario ne deriverebbe un grande disagio anche per chi fa la richiesta. Nel Cosmo tutto è equilibrio e se qualcuno toglie, poi deve ridare.

In questa pratica possiamo avere un grande alleato, il nostro Angelo guardiano e, tramite lui, gli Arcangeli che ci proteggono. Il difficile nelle affermazioni, perché siano efficaci, è definire il concetto che esprimiamo con la percezione della sua avvenuta realizzazione. Se esprimiamo che siamo pieni di gioia perenne, dobbiamo percepire quella gioia e per far questo dobbiamo conoscerla. almeno in un suo frammento. A questo ci dobbiamo attaccare per provarlo nuovamente e svilupparlo in tutte le sue sfaccettature.

È questa la parte più difficile delle affermazioni perché siano efficaci, la volontà deve essere intrisa di percezione e stato d’animo della sua realizzazione. In questo i nostri Angeli ci possono essere di estrema utilità, come sempre.

Quando vi sentite stanchi, affaticati o pieni di dolori e sofferenza, appena ne prendete atto, isolatevi per pochi minuti, chiudete gli occhi e chiamate il vostro Angelo capo guardiano, chiedendo il suo appoggio in quello che state per fare, poi chiamate gli Arcangeli che vi proteggono ed esprimete loro il vostro desiderio. Non vi preoccupate di chiamarli per nome, ma fatelo se li conoscete.

Chiedete loro di sostenervi nella scelta dell’affermazione più corretta per voi e di nessun danno ad altri e altro e appena sentite dentro di voi la frase che volete esprimere, che sia quella che già avevate pensato o una nuova, chiedete al vostro Angelo guardiano che vi rammenti nelle viscere e nell’anima la sensazione legata all’attuazione della vostra dichiarazione. Non importa se non l’avete mai provata o se non ne avete memoria, nell’Akasha, la memoria cosmica, questa è presente e voi potete attingervi.

Inoltre il vostro Angelo conosce ogni tratto della vostra vita, di ogni esistenza passata, presente e futura e sa come fare per attingervi. Il suo aiuto è indispensabile per la riuscita del vostro progetto. Poi chiamate gli Arcangeli che vi proteggono per avere il loro supporto nella missione del vostro Angelo e nella realizzazione di ciò che volete.

Chiamate l’Arcangelo Zadkiel, maestro della memoria e immaginatevi immersi nella sua luce azzurra. Chiamate l’Arcangelo Metatron, che vi spinga verso la spiritualità e l’apertura d’animo e vedetevi nella sua luce verde smeraldo e viola vivo. Chiamate l’Arcangelo Raffaele, perché la realizzazione dell’affermazione vi porti salute a tutti i livelli e visualizzate la sua luce verde smeraldo brillante tutta intorno a voi e dentro di voi. Chiamate l’Arcangelo Michele e immaginatevi immersi nella sua potente luce blu cobalto-viola, perché riporti a voi la potenza del vostro Sé. Chiamate l’Arcangelo Gabriele, perché vi porti nel cambiamento a cui anelate, con la sua luce giallo intenso luminoso.

State nel sentire di queste sensazioni legate alle qualità e ai poteri degli Angeli chiamati e aspettate che lo stato d’animo legato alla riuscita dell’affermazione si manifesti in voi. Non abbiate fretta, potete percepirlo subito, anche se lieve e fugace, o dopo più volte che fate l’affermazione, ma tenete il canale aperto con i vostri Angeli e Arcangeli. Non demordete, siate convinti dell’aiuto che gli Angeli vi danno.

Se pensate di non riuscire a provare lo stato d’animo legato all’affermazione, pensate che gli Angeli lo conoscono bene e lo possono riportare alla memoria di ogni vostra cellula. Lasciateli fare, affidatevi a loro e ringraziateli.

Dopo la prima volta in cui chiamate gli Angeli prima dell’affermazione, ogni successiva volta che affermate la vostra volontà chiamate velocemente il vostro Angelo capo guardiano e gli Arcangeli che vi aiutano, semplicemente pensandoli e sentendovi immersi nella luce, che sia dei vari colori di ogni Arcangelo o semplicemente bianca oro. Siate fiduciosi e persistete, anche per mesi se serve. Non vi preoccupate del tempo, occupatevi del sentire.

I TRE PASSI DEL CORAGGIO

Il coraggio di essere se stessi è il massimo livello che si può raggiungere in vita nell’audacia umana, quella che spinge al divino. Non vi sto parlando della delicatezza qui, ma della possibilità di essere qualcuno di ben definito, di chiaro, di evidente. E in questo c’è spesso arroganza, visto da un punto di vista di società, di epoche, di abitudini, ma non è così. L’arroganza è dovuta dal sentirsi superiori, dal mettere sempre se stessi al primo posto in un campo umano, allontana dal divino e dal Sé. Il coraggio di vivere il proprio sè o almeno cercare se stessi è l’esatto opposto, prevede umiltà e gioia di vivere in abbondanza.

Non stiamo parlando di eventualità remote, che le persone possono avere solo quando stanno per realizzarsi, ma di atteggiamenti di animo che portano a una conoscenza e una disponibilità maggiori a livello sottile. Il coraggio supremo per un essere umano è dare tutto se stesso a Sé, nel riconoscimento che niente altro esiste, perché siamo tutti Uno e riprendendo la propria integrità si arriva presto alla meta finale, che non allontana più dal percorso. Fino a che non si è oltre il traguardo del non ritorno, c’è sempre la possibilità della ricaduta indietro, della scivolata col tonfo, o dell’alternanza di chiaro-scuro, o bene-male che dir si voglia. Non è previsto un ritorno indietro definitivo, perché il Cosmo va avanti e non consente che vi sia il blocco alla sua evoluzione, ma certo i tempi si possono allungare molto, soprattutto per i singoli individui.

Quindi il coraggio di guardarsi, di analizzarsi in qualsiasi momento è indispensabile per una crescita vera, individuale e generale. È il primo passo nella via del coraggio ed è un tipo di coraggio che porta a riconoscersi e accettarsi per quello che si è prima e per rivedersi nella luce divina poi. Cioè per scoprirsi magnifico-magnifica, al di là delle apparenze e del materiale. Questo è il secondo passaggio per essere in linea con sé e con l’evoluzione cosmica, che in realtà è già arrivata dove è sempre stata.

Il terzo passo del coraggio è risplendere della luce propria, essere come si è veramente e prendere da sé per dare agli altri in autonomia, non perché forzati o complessati, o soli e con mille problemi. Non sono più la rabbia, il pensiero positivo nascosto da negativo, o la inconcludezza del fare senza sapere perché e senza avere uno scopo ben definito nella vita che comandano i nostri passi, ma solo l’amore che porta al distacco totale e alla completa visione del Sé. Sentirete spesso parlare del Sé nel prossimo futuro, perché è la vera arma di ognuno di noi e la vera essenza che ci mette in contatto con tutti gli altri e l’Universo intero.

Quando si è stanchi di sé come si è normalmente e ci si sente tristi, grigi, insoddisfatti, è arrivato il momento di riprendere la propria vita in mano e di riattivare il percorso che avevamo scelto e che poi abbiamo abbandonato, tutto o in parte. È questo abbandono che ci fa stare male, ma è anche la difficoltà di riprenderci completamente che ci fa soffrire. Il distacco dal percorso e la difficoltà del riavvicinamento ci creano entrambi disagio e sofferenza. La soluzione è il coraggio.

Coraggio di vivere il proprio amore, senza aspettarsi niente dall’altro che abbiamo accanto o che è di passaggio, coraggio di affrontare i valori umani per quello che sono e di vivere i propri pensieri di altruismo, senza doverli mascherare di necessità o inevitabilità. A volte siamo molto migliori di come pensiamo, ma non abbiamo il coraggio di ammetterlo, perché questo ci porterebbe poi altre responsabilità. È un coraggio questo, o meglio un modo di vivere il coraggio diretto all’essenza. Non vi è difficoltà di attuazione per chi vuole vedere ciò che è e arrivare a considerare se stesso per quello che è, manifestazione della luce che a sé torna e che equivale gli altri tutti, quando manifestano se stessi.

I tre passi suggeriti sono quelli fondamentali per raggiungere la libertà di visione e la determinazione indispensabili per risvegliarsi al Sé e ognuno di noi deve arrivare ad affrontarli, insieme alle scoperte che farà con loro e con le qualità umane che sempre più svilupperà. Non sono difficili, né facili da raggiungere e mettere in pratica, ma indispensabili, necessari al risveglio dell’anima sopita. Il coraggio è un aspetto degli esseri umani e di coloro che gli appoggiano, angeli e tante altre conformazioni divine. Ma solo l’uomo può raggiungerlo e conquistarlo per libero arbitrio. E si torna sempre lì, sviluppare una caratteristica è vostra decisione oppure no.

Ogni visione di giusto e ingiusto, pauroso o coraggioso vi spetta di diritto, perché così avete deciso di nascere, con la capacità decisionale insita nella scelta. Scelta limitata si è visto, per karma singolo e generico, ma pur sempre scelta. E in questa rientra l’uso del coraggio. Può essere quello semplice e immediato dell’attività fisica, utile e necessario nel quotidiano, e quello della complessa visione di orizzonte, che pochi hanno al momento e che deve portare tutti a considerare lo scopo per cui siamo nati sulla Terra.

Quest’ultimo non è di per sé migliore o peggiore del primo, ma certo ugualmente indispensabile per una vita degna e completa e soprattutto unico a portarci ai piani superiori, dove ogni essere umano è destinato a vivere in consapevolezza, per poi aiutare altri che, come lui prima, faranno lo stesso percorso e non è detto che questi siano adesso in forma umana. Mi riferisco agli animali, fratelli minori di noi umani, non come importanza ma come momento di sviluppo, un po’ come i bambini rispetto agli adulti. Riguardo agli animali sempre abbiamo il dovere di aiutarli a crescere, ma quando siamo arrivati a conoscerci e verificarci, possiamo fare molto di più.

Il nostro raggio di azione si amplifica e si sposta a un livello vibrazionale molto più elevato e in tal modo può toccare e includere nel suo spettro di luce molti più esseri a diversi piani di esistenza e sviluppo. In poche parole, evolvere singolarmente fa bene a tutti, non solo all’interessato, perché l’allargamento del raggio di azione è sempre maggiore, ogni volta che si ascende un po’. E per fare questo ci vuole coraggio di andare contro corrente, di fare da sparti acque e, ancor più, di considerare che quello che facciamo non solo non verrà capito, ma che potrà essere tacciato per egoista, dannoso, o peggio.

Tenete a mente che gli opposti si assimilano all’apparenza e che niente può delimitarli, se non il buon senso e la Verità. Muovetevi in questa linea e trovate il coraggio di agire per l’umanità, a partire da voi. Il resto verrà spontaneamente.