IL PASSARE DEL TEMPO

Nel tempo lineare è un passaggio obbligato rispondere al trascorrere di un tempo che in realtà non esiste. Siamo costretti dalle nostre scelte ad avanzare a tentoni tra tentacoli appiccicosi che appesantiscono il nostro percorso e che danno la sensazione della gravità dell’azione e del pensiero, tanto quanto della parola.

In effetti questi potrebbero non essere così devastanti nelle loro conseguenze e così marcati nel loro peso, se fossero riportati alle origini delle loro essenze angeliche. Non propone il pensiero positivo chi ha il peso dell’esistenza innaturale per un essere che ha le ali per volare. Prima bisogna ripristinare le ali, poi il pensiero angelico e infine il volo.

Sappiate capire l’ordine delle cose da trattare e gli eventi da considerare. Agite come un ladro furtivo che ruba ogni cosa di valore per l’Aldilà e che accumula le sostanze indispensabili per risplendere di propria gloria ogni volta che si è appropriato di quella altrui. Imparate osservando e rispettando chi vi dà l’esempio sia pur in un piccolo aspetto della vita. Sappiate prendere dall’altro quello che vi risuona dentro, lasciate scorrere il resto che non vi piace, mettete in attesa ciò che per voi è troppo sul momento.

Non è un fatto di età, pesantezza o gioia imparare, è una questione di volontà e attenzione. La gioia o la pesantezza sono conseguenziali e strettamente correlate ai tipi di apprendimento e assimilazione. Più il tempo scorre lento e pesante e più il corpo ne sente il fastidio e l’impedimento a vibrare leggero. Siamo noi che percepiamo il passare del tempo a seconda di come lo affrontiamo, lo lasciamo trascorrere o lo utilizziamo.

E per questa nostra decisione siamo responsabili con le nostre scelte precedenti e attuali, con i nostri tentativi di suggerire nuove vie e strategie di esistenza a noi stessi e agli altri e con la soddisfazione che ne deriva. Siamo consapevoli di ciò che facciamo nel nostro profondo, sempre, ma non sempre vogliamo andare a vederlo. Così spostiamo l’attenzione a movimenti di superficie che neanche ci appartengono e doniamo il nostro tempo lineare ad aspetti irrilevanti o dannosi per la nostra evoluzione.

Essendo questo passaggio in terza dimensione una forma di apprendimento da noi scelta e voluta, anche se per motivi diversi, siamo tenuti a ricordarci il prima possibile da dove veniamo e dove siamo diretti, ciascuno secondo le proprie possibilità e aspettative. Una volta che inizia il procedimento di apprendimento vero e proprio, siamo tutti portati a risvegliarci dal letargo dannoso in cui eravamo stagnanti.

Comprendete che il risveglio per qualcuno può essere traumatico più che per altri. Dipende dall’intensità di lavoro che ci mettiamo e dal tipo di risveglio cercato. Più si tende verso l’Alto e le sue vette e più si è attaccati alla Sorgente e questo porta grandi sconvolgimenti ma tempi più rapidi per attuarli. Più si traccheggia o si vuole un apprendimento indolore e più la soluzione ai propri problemi arriverà lentamente nel tempo lineare e con molti dubbi.

Sta a voi, alla vostra decisione iniziale prima di nascere, al seguito che le avete dato e all’intensità che vi mettete per realizzarla. Siate in linea con le vostre ideologie di base, con ciò a cui più credete nel profondo del vostro cuore. Guardate che cosa vi aspetta se seguite lo sguardo di Dio dentro di voi e lasciate andare i dubbi. Siate più coraggiosi di fronte all’Eternità. Questo sulla Terra è un piccolo passaggio, per quanto doloroso. Verranno tempi e condizioni migliori anche qui, ma per ora dovete fare i conti con il passare del tempo pesante di ciò di cui l’avete caricato.

Cominciate l’opera di bonifica il prima possibile per quanto riguarda voi e il vostro scorrere temporale. I mezzi ci sono e vi si insegnano, se volete. Sappiate prenderli con gratitudine e realizzarli con solerzia, tutti voi che volete un mondo migliore. In tal modo rischiarirete l’aria intorno a voi e il suo passaggio temporale. Non pensate all’età, pensate ad essere e apparire quello che siete veramente. Questo è il nostro suggerimento per voi riguardo al superamento del tempo. Siate voi a distaccarvi dal tempo come viene usualmente considerato. Fate che sia il tempo a correre dietro a voi, per premiarvi ed osannare il vostro operato.

 

IL GIORNO DELLA LEGGEREZZA

Molti di voi penseranno che la leggerezza sia cosa di pochi o di molti con la possibilità di non pensare al quotidiano e alle sue preoccupazioni, ma non è così. La leggerezza è un dono che raggiunge chiunque voglia intraprendere la via del contatto del proprio Sé e di tutto il mondo ad esso collegato. Non è una questione di possibilità economiche o di amicizie importanti, né di ricerca spasmodica del profondo a tutti i costi o del suo opposto superficiale.

Come detto è un dono, una meraviglia di stato d’animo e di percezione che giunge spontaneamente nel vostro cuore e in tutto l’essere, grazie alla preparazione che avete effettuato nel lungo periodo precedente durante la vita attuale e quelle anteriori. In molte incarnazioni avete provato, consapevolmente o no, a raggiungere vette più elevate di un semplice vivere terreno, con i suoi meriti e demeriti, e anche se non lo ricordate, questi tentativi vi hanno spianato la via per il momento attuale. Così in questo bastano un giusto utilizzo delle proprie conoscenze e la corretta determinazione emotiva per spingere in braccio al cambiamento. E questo arriva.

Non è preannunciato e dichiarato, ma arriva piuttosto come un visitatore furtivo e inatteso che, appena trova la giusta situazione, si presenta e si insedia portando il suo bagaglio di sapere e doni. È come per la meditazione, la nostra è solo una preparazione per poter attingere alla sua fonte. La sua conoscenza arriva solo quando siamo veramente disponibili e pronti per riceverla. E sempre leggerezza e meditazione sono collegate. Non si medita, se non in distacco dai problemi quotidiani ed eccezionali e non si è dotati di leggerezza se non si è distaccati dalle pesantezze che impediscono la meditazione.

Il primo punto da osservare e scoprire è l’affidabilità che noi diamo alle nostre azioni e al loro possibile successo. Siamo esseri di Luce nella sostanza e l’espressione delle nostre capacità si riverbera sempre nei nostri movimenti e nelle decisioni che prendiamo. Certo siamo più attenti al nostro profondo, se siamo noi a decidere dove vogliamo andare, invece di farci schiavizzare dalla mente e dai suoi pensieri.

E questo è il secondo punto da seguire, diventare responsabili di ciò che facciamo e che vorremmo compiere. Responsabilità e leggerezza vanno sempre di pari passo, perché solo nella consapevolezza di ciò che sono le nostre azioni e i loro moventi, noi possiamo recepire il giusto impulso a superarle e travalicarle per qualche cosa che le sublimi e le renda nel giusto splendore. Non è necessario fare sforzi per questo, ma semplicemente lasciar accadere senza opporsi. A volte l’opposizione al fluire è la nostra peggiore arma di controllo e blocco nell’evoluzione personale e nello sviluppo del Cosmo.

Non vi è niente di impervio, difficile o ostico in tale processo, ma solo una scelta fra essere e fare, tra accettazione di ciò che ci compete e pervade e dittatoriale scelta di controllo estremo, sia a fine benefici che per scopi poco nobili. La leggerezza compete a chi è libero dalla pretesa del comando su di sé e gli altri, a chi ha capito che per arrivare dove già siamo il passo è talmente breve da coprire lo spazio di un sospiro che venga dal cuore e che aneli con tutto sé a divenire ciò che è.

E questo è il terzo e ultimo passo della leggerezza, quello che richiede una totale avvincente consapevolezza di essere ciò che vogliamo diventare e che niente va fatto se non affidarsi al Superiore e lasciar fluire. Con la leggerezza si ricompone la visione interiore, la conoscenza dell’anima legata ai mondi sottili e a tutto il suo corredo di spiritualità e gioia profonda.

È il contrario della superficialità e solo gli yogi ne entrano in possesso, ma tutti possiamo esserlo. È previsto che tutti ci si risvegli a una divina leggerezza e ai suoi effluvi di fragranze dai mille profumi e altrettanti colori, di melodie parlanti e di vicinanze sottili. In fin dei conti basta crederci e lasciare che accada.

QUANDO TI SENTI SOLO

Quando ti senti solo, apri il cuore per quanto difficile ti sia. Rimani fermo per un attimo infinito, aspira l’aria più lentamente che puoi e guarda dentro di te il colore rosso. Assimila la sua energia intensa e aspira la sua forza. Non chiedere, non ti lamentare, non criticare il tuo operato in una cosa o un’altra, semplicemente stai e ammira il rosso dentro di te, in forma di papaveri, di rose, gerani, di luce brillante rubino, come si manifesta. Come tu vuoi e preferisci. Di la parola rosso con la mente e guarda quello che si presenta alla tua vista interiore, lascialo apparire e osservalo con attenzione.

È forte la potenza del rosso e di tutte le sue sfaccettature. Ci richiama alla vita primordiale e ai bisogni essenziali, ai lavori da svolgere con il corpo per la sopravvivenza e ai doveri verso di noi. Ci riporta l’attenzione su ciò che noi siamo e diventiamo in seguito all’attenzione che ci diamo e focalizza la nostra azione interiore sull’attività sana del respiro lento e profondo come il battito dei tamburi. Non c’è spazio in quel ritmo per la tristezza e la solitudine.

C’è il richiamo di madre Terra e delle sue attività più profonde e sicure, c’è il battito del suo cuore collegato al nostro e c’è il sostegno che lei ci dà in qualsiasi momento. Non ci lascia mai soli. Il colore rosso ce lo ricorda costantemente, con le sue vibrazioni ancestrali, che si spandono come una pianta in tutto il nostro essere e lo vivificano con la loro allegria e il loro entusiasmo. Ne siamo impregnati, dalle nostre radici nel profondo della Terra ai nostri rami più alti nella sommità del cielo. Non siamo mai soli.

Uno sguardo amorevole si poggia sempre su di noi per sostenerci e portarci a vibrare alle più alte vibrazioni, che dal rosso vanno a sfumare in un’infinità di colori, fino ai viola, lilla e bianco brillante, che rispecchiano la nostra natura e vera essenza. Siate voi stessi, riprendendovi i vostri colori, che ben avete dentro di voi e ben vi rappresentano.

Non dovete fare altro che ammirarli, stare al loro gioco di vita, solo per vederli, osservare che cosa succede e lasciare andare. Osservate, respirate i colori che vi si presentano dopo il rosso, nelle loro forme e musiche, con le loro vibrazioni. Osservate come state, che cosa sentite e provate, ma non confondetevi con i vostri desideri e pensieri. Siete oltre nei colori, siete avviluppati da madre Terra e affiancati dal Cielo. Siete un tramite dell’una e dell’altro, un modo in cui essi si possano contattare e sposare in armonia e esistenza e solo per il fatto che esistete siete il dono più grande che possa il Cielo fare alla Terra e viceversa.

Per loro siete costantemente importanti e non si lascia qualcosa che ci fa vivere. Non siete mai soli, né abbandonati o derelitti. Riprendete il colore rosso del vostro sangue, che è lo stesso della lava della Terra, del fuoco intenso, del sole al tramonto, dell’alba magica. Lasciatevi scivolare in lui e nelle sue energie, non vi sentirete più soli. È semplice, tenete i colori accanto a voi anima, al vostro essere interiore, ogni volta che la pesantezza della solitudine bussa alla vostra porta. Sorridetele e porgetele un mazzo di fiori, con i colori più vari che volete, fra i quali spicca il rosso potente e maestoso di madre Terra e della sua forza avvolgente tutto il vostro essere.

La maestà del rosso vi rappresenterà e la solitudine le sorriderà. Insieme vi allieteranno con la creatività del bianco più luminoso, la gioia dell’arancione, la dolcezza del celeste del cielo, la guarigione del verde brillante e la presenza del benessere di tutti i colori. Siate disponibili a stare meglio, come un gioco, vi si chiede come un gioco. Venite a giocare con noi!

L’AMORE DELLA VITA

Nei rossi e nei gialli c’è la forza della natura, solidificata dal sole. Nei bianchi e nelle sfumature più chiare dei rosa e dei celesti c’è la speranza che è certezza del divenire. Nelle tonalità più cariche dei verdi e dei blu c’è la soluzione ai vostri problemi. In tutti i colori c’è l’amore della vita per voi e per l’universo intero, c’è l’impulso a spingervi oltre i vostri limiti e al di là delle speranze deluse del passato. C’è la forza della luce che si esprime nei colori di madre Terra che, per quanto belli siano, ricordano solo i loro veri splendori originari nello sfavillio della Luce, ma di questa sono comunque immagine e ricordo costante, che ad essa ci riporta.

Non limitatevi quando volete esprimere il collegamento con il Divino in voi, esprimendo l’uso dei colori in qualsiasi forma e intensità. Ma usate piuttosto la cromatura più intensa per manifestare e solidificare le vostre energie più nascoste e recondite, per elevare a compimento la vostra energia. I colori sono energia e madre Natura si esprime così innanzi tutto, con le sue meraviglie poliedriche colorate, profumate e musicali in ogni espressione.

Imparate a sentire il profumo dei colori, ogni volta che li vedete e li osservate più intensamente, a udirne le melodie e i suoni più soavi e vorticosi, che uniti compongono una meravigliosa sinfonia per le vostre orecchie e le vostre anime. C’è molto di più dell’apparenza nella natura che vi circonda, non distanziatevi da lei o perderete il contatto con la vostra interiorità. Madre Natura è la fonte di tutto ciò che vi alimenta e solo vi può alimentare in questa forma terrena, attraverso lei arrivano i raggi solari più profondi e in lei si esaltano per la vostra gioia e intensità di sviluppo.

Il ritmo della vita individuale è scandito da quello naturale di madre Terra e niente lo può sostituire o migliorare se non vi sono i collegamenti con la vostra natura, che è la stessa della Terra. Siate partecipi, in qualsiasi modo preferiate, con l’attività del Sole e della Terra, perché niente per voi è più forte e importante. Siete i testimoni, quaggiù, di un’evoluzione continua e benefica, che si svolge ai livelli superiori e che si avviluppa costantemente in una spirale di crescita ed espressione costante della forza divina, che è in voi come in tutto il Creato.

C’è molto di più di ciò che vi appare, ma la manifestazione terrena, accolta ed assorbita, parla e insegna costantemente di un mondo superiore, che vi rispecchia e chiama ai livelli più alti di espressività. Ciascuno risponda come meglio crede e, soprattutto, in linea con le proprie aspirazioni più recondite e profonde, che sono a loro volta chiamate ed immesse nell’animo umano tramite lo spettacolo della natura, attraverso i suoi Angeli protettori e tutti i suoi artefici e preservatori.

Siate all’erta per captare onde di vitalità in ogni foglia che vi appare diversa, solo perché voi la vedete così, e abbracciate l’impulso alla vita che la Natura vi manda ogni istante, tramite i suoi colori, gesti di movimenti al vento, suoni con l’aria e attraverso i suoi spasmi a manifestare la festa per il Creato, la Vita ed il sospiro di Dio che è dentro di voi e noi tutti. E diventate consapevoli del costante lavoro che c’è dietro a tutto questo, per poter ringraziare e così partecipare all’apoteosi delle meraviglie, che anche per il vostro sguardo e il vostro sentire diverranno sempre più tali, ogni istante di più.

Siate lo splendore che vedete e la Vita prenderà una rilevanza più profonda, vi accompagnerà e sosterrà come prima non sembrava fare. Solo per la vostra consapevolezza, vi sorriderà, come in realtà fa da sempre e il suo Amore vi avvolgerà come sempre ha fatto