REINCARNAZIONE, KARMA E NODI KARMICI

Il karma e la reincarnazione, sono fondamentali per la nostra evoluzione umana e prenderne conoscenza è importante per poter essere più liberi e consapevoli. Per chi avesse ancora dei dubbi sull’esistenza della reincarnazione, suggerisco solo di considerare la totale differenza di possibilità tra una persona che muore giovanissima e una che muore in età molto avanzata. È chiaro che le due non possono avere le stesse opportunità di tempo, senza considerare altro, per poter fare qualche cosa, di qualunque natura essa sia. Questa sarebbe una profonda inspiegabile ingiustizia, se vi fosse una sola esistenza. Ma vista da un punto di vista di tante incarnazioni ha una logica, perché ciascuno segue il proprio percorso di vita in vita, per sperimentare ciò che gli è utile per evolvere. E in questo non vi è ingiustizia.

Inoltre capita a tutti di avere alcune sensazioni vedendo un posto o una persona, di sentirsi a proprio agio con qualcuno o di avere disagi in presenza di altri. Sicuramente questo può essere dato da uguali o contrastanti vibrazioni, ma non solo. Con alcuni a volte sembra che ci siamo conosciuti da sempre e invece è la prima volta che ci incontriamo, oppure sentiamo una grande affinità di anima. Anche questo trova spiegazione solo con vecchie conoscenze di altre esistenze.

Infine, alcuni spontaneamente ricordano altre esistenze o fatti avvenuti in luoghi dove vanno per la prima volta e anche questo si può spiegare solo con la reincarnazione, perché i dettagli di ciò che si prova e vede sono talmente nitidi e forti da non avere altra motivazione.

Tutti i Grandi hanno parlato della reincarnazione e del karma ad essa legato. Anche Gesù ne parlava, come risulta dai testi non ufficiali della Chiesa, come per esempio i ‘Vangeli Esseni della Pace’. Sai Baba dice che essere vegetariani e credere nella reincarnazione sono i due aspetti fondamentali per la spiritualità. I due indispensabili per il cuore e la mente, direi. Altrimenti partiamo da basi infondate e siamo destinati a continuare a vagare nella falsità delle apparenze che ci vengono raccontate. Meglio rischiare di sbagliare in prima persona, piuttosto che sbagliare conto terzi, facendo scelte altrui, senza neanche porsi domande.

La parola sanscrita Karma significa azione, intesa come azione di pensiero, parola e agire fisico, come tutto ciò che abbiamo fatto, facciamo e faremo e come ciò che ci arriva in ritorno delle nostre azioni.

Ogni azione che compiamo viene registrata nell’Akasha, la memoria divina che tutto pervade e che si espande nell’etere in cui siamo immersi. Quando ricordiamo attingiamo lì, che lo si sappia o no. Ogni nostro comportamento mette subito in moto una reazione e una risonanza a questo legate e affini, che tornano a chi ha fatto l’azione. Il tempo impiegato perché questo avvenga varia, a seconda di molti fattori concomitanti che riguardano noi, altre persone, situazioni e momenti. Ma una cosa è certa, il karma fatto ritorna al mittente come un boomerang, solitamente accentuato e sempre risonante l’azione da cui è partito.

Non è una punizione, che non è prevista nel Cosmo e non servirebbe, ma può essere visto come una spinta a modificare il proprio atteggiamento in senso più consono alle leggi divine, oppure un ritorno di ciò che si è fatto, come incentivo a proseguire. O semplicemente come una regola senza giudizio, che ripropone ciò che è stato fatto, perché è stato messo in moto quel meccanismo e il Cosmo è sempre pronto a supportarci in ciò che vogliamo e facciamo. Comunque sia, la legge è uguale per tutti e tutti passiamo attraverso varie interpretazioni di vita, anche molto contrastanti tra di loro, per poter apprendere.

Uno che è stato mendicante nella vita passata, in questa potrebbe essere ricco, perché deve sperimentare quella situazione per poter fare dei passi in avanti nella sua evoluzione, oppure viceversa. Poco importano in realtà le nostre condizioni sociali da un punto di vista evolutivo, ciò che importa è che cosa facciamo delle possibilità che abbiamo e come ci comportiamo. Cioè come usiamo il nostro libero arbitrio, che in genere si può muovere tra due fondamentali possibilità, strette nella condizione in cui viviamo e che ci siamo creati con decisioni passate di questa o altre vite, tutto in un concatenarsi di azione, reazione e risonanza, sempre registrate dall’Akasha.

Non serve andare ad indagare sul motivo di tutto, cosa che non potremmo neanche riuscire a fare, ma può essere utile considerare alcuni aspetti fondamentali e ricorrenti per noi e vederne i legami con altri passati, al fine di sciogliere vecchi nodi karmici pesanti.

I nodi karmici sono generati dal ripetersi di nostre modalità comportamentali, legate a situazioni simili o uguali a quelle già vissute in altri momenti. In genere più sono ingarbugliati e più hanno origini antiche e più sono persistenti. Accorgersi di starli vivendo non deve spaventare, ma al contrario può darci lo stimolo e la possibilità di uscirne, sciogliendo i legami che ancora ci tengono allacciati al ripetersi di situazioni pesanti e opprimenti.

Non è facile, perché generalmente non si sciolgono nodi karmici in poco tempo, ma la consapevolezza ci mette nella condizione di poterlo fare al meglio e in modo definitivo. A tal fine servono pazienza, che con i nodi karmici, specie se più insieme, è inevitabile imparare almeno in parte, e determinazione consapevole di farcela, perché niente ci è dato che non si possa affrontare. Naturalmente i momenti di sconforto prendono, perché questo fa parte della crescita, in quanto si capisce solo quando si prova qualche cosa.

Aiuta però sapere che se il nostro comportamento è corretto, quando si è in pieno attacco o ritorno karmico, siamo particolarmente aiutati dal Divino, da Angeli, Divinità e Grandi esseri che ci stanno accanto, anche se non ce ne accorgiamo. Tanto aiutati da poter essere liberati del ritorno più pesante che dovremmo avere di ciò che abbiamo fatto in passato. Ci sono molte storie di yogi e avatar, elevate incarnazioni di Dio, che hanno preso un peso destinato a un loro discepolo pronto per evolvere, ma che non avrebbe potuto farcela con gli eventi che stavano per arrivargli. Sai Baba dice che il karma è come una freccia, che una volta scoccata deve giungere a destinazione, ma Dio può mettere la mano e parare il colpo. E trasformare per esempio un cancro mortale in una semplice influenza, assimilando il resto su di sé e trasformandolo.

Ciò non vuol dire che così diventiamo passivi, ma al contrario che con il nostro modo di agire siamo entrati in sintonia con forze superiori, raggiungendo con loro un livello ed un accordo maggiori. Di queste trasformazioni ce ne sono molte più di quanto si possa pensare, solo che spesso non ne siamo consapevoli.

Nel Cosmo non esiste lo spreco e quando un’energia è pronta per essere trasformata, è naturale che altre forze in sintonia si attivino per aiutarne il cambiamento, perché l’elevazione di un singolo porta a quella di altri e dell’insieme. Considerando che siamo tutti uno, questo è estremamente logico e intelligente, perché l’evoluzione di uno fa bene a tutti.

La reincarnazione in genere comprende tantissime vite, che naturalmente non sono solo in forma umana, dato che lo spirito che ci anima si veste di tutte le forme che la vita conosce. Questo infatti dicono le antichissime scritture, i Veda, e tutti i Grandi che hanno illuminato il mondo. Noi indossiamo un vestito, come si può  vestire un abito per una parte in una recita e a fine recita lo lasciamo andare perché non ci serve più, per poi tornare a recitare un’altra parte che in quel momento ci si confà maggiormente.

Se impariamo a ricordare, nella nostra memoria akashika sono comprese infinite esistenze, tra le quali alcune ci sono particolarmente vicine in questo momento e ci potrebbero aiutare a capire reazioni e comportamenti che ancora ci pesano. Alcune di queste vite possono essere in forma animale e possono aiutarci a comprendere il dolore, le aspettative e i sentimenti di specie diverse dalla nostra, oltre a poterci far capire meglio il perché di alcuni nostri disagi e paure.

Poterle ricordare provandone alcune sensazioni è un dono, che ci aiuta a svolgere il velo che ci avviluppa e ci fa prendere l’apparenza per realtà. Entrare in sintonia con ricordi passati ci dà la possibilità di aprire un po’ il cuore e diventare più umili e saggi, perché ci aiuta a non giudicare, capendo che tanto siamo stati e tanto potremmo essere. In quest’ottica sentirsi superiori per questioni sociali o altro diventa senza senso, perché anche noi siamo stati o potremmo essere come altri sono ora. E persino rispetto agli animali possiamo capire meglio che il rapporto che dovremmo avere verso di loro è solo da fratello maggiore verso quello minore, perché le anime incarnate nei loro corpi stanno facendo un passaggio che noi abbiamo già fatto.

Siamo anime in viaggio per ora in un tempo lineare di terza dimensione, che ci appesantisce con il suo prima e dopo, facendoci pensare che esista solo questo livello e che non si possa rimediare al passato e che questo pesi sempre su di noi come un giogo o peggio. In realtà non è così, possiamo dare una diversa connotazione al passato agendo nel presente e se abbiamo la consapevolezza di ciò che vogliamo rivedere il lavoro diventa più fattibile.

In quest’epoca soprattutto possiamo fare molte modifiche al nostro comportamento e stile di vita per ritornare alla nostra essenza di esseri luminosi in tempi brevi, perché adesso tutto è accelerato. Se generiamo karma, questo ci torna indietro subito o quasi e ciò ci aiuta a liberarcene con maggiore rapidità, anche se come impatto del momento può essere più pesante.

Liberarsi dal karma significa sciogliere e superare i legami col passato, sia remoto che vicinissimo, e evitare di crearne di nuovi, cioè evitare di generare ancora karma. Ciò si fa solo con il distacco e l’abbandono delle aspettative sui risultati delle proprie azioni e questo porta a non doversi più incarnare sulla Terra nella terza dimensione.